Esposto alla Corte dei Conti sul concerto pucciniano al Summer

di Paolo Lazzari
Un esposto alla Corte dei Conti sui costi del concerto dedicato a Puccini, a chiusura della scorsa edizione del Summer Festival, il 27 luglio scorso: lo annuncia oggi (4 gennaio) il consigliere del M5S Massimilano Bindocci. L’occasione è fornita dalla Commissione controllo e garanzia da lui stesso richiesta, relativamente al rispetto dell’accordo quadro stipulato tra amministrazione comunale e D’Alessandro e Galli per il concerto diretto da Beatrice Venezi. A palazzo Santini, vista la delicatezza del tema, si presenta direttamente il sindaco Alessandro Tambellini, insieme ai vertici del Giglio, Manrico Ferrucci e Gianni Del Carlo.

L’accusa è nitida: il contratto stipulato tra il Comune ed la D’Alessandro e Galli, portato e votato in Consiglio comunale, non sarebbe stato rispettato secondo il consigliere pentastellato. In particolare, Bindocci chiede perché l’amministrazione abbia coinvolto il teatro del Giglio nell’organizzazione del concerto, dal momento che l’ente non risulta firmatario dell’accordo e che questa voce sarebbe spettata al Summer Festival. Non solo però: il consigliere pentastellato intende anche fare luce sui costi dell’evento, dal rimborso per la gestione della piazza alle spese per gli artisti.
Accordo alla mano, il Summer Festival si impegnava – per il 2018 – ad organizzare 12 eventi di cui uno con biglietto massimo a 5 euro: quest’ultimo è stato sostituito dal concerto pucciniano, ma senza – sostiene Bindocci – che il Summer partecipasse in alcun modo all’organizzazione.
“Nessuno – esordisce Bindocci – è qui per criticare il valore artistico del concerto diretto dal maestro Venezi (evento che ha contato oltre 4mila spettatori, ndr). Anzi, si è trattato di un grande successo e di un’iniziativa da ripetere. Quello che non capiamo è perché non si sia rispettato il contratto: l’evento lo doveva organizzare la D’Alessandro e Galli, invece il Comune ha affidato tutto al Giglio. Le fatture inerenti ai costi, quindi, dovrebbero essere intestate al teatro. Il Summer Festival avrebbe dovuto chiedere un subappalto al Giglio”.
Il concerto è costato complessivamente 31.870 euro, ma grazie alla sponsorizzazione di numerose istituzioni cittadine (Banca del Monte, Lucca Promos, Banco Popolare, Fondazione Bml e Sofidel) sono stati raccolti 28mila euro di sponsorizzazioni. I costi di produzione hanno riguardato il rimborso per l’allestimento e la gestione della piazza, pari a 7mila euro, versati alla D’Alessandro e Galli (oltre 500 euro per spese varie), mentre il disavanzo a carico del Giglio ammonta a 3.870 euro.
Sul punto, il sindaco ammette che il contratto non è stato strettamente rispettato: “E’ giusto che a Bindocci non torni qualcosa, ma ce ne assumiamo la responsabilità. Abbiamo agito così per una forte esigenza che proveniva dalle istituzioni cittadine e per la ristrettezza dei tempi”. Nella sostanza, il concerto che avrebbe dovuto organizzare la D’Alessandro e Galli sarebbe stato tutt’altra cosa e, alla fine, si è scelto di “sostituirlo” con questa prosecuzione estiva della Cartoline pucciniane. “Alcune istituzioni molto importanti – afferma Tambellini – hanno spinto affinché venisse organizzato un concerto pucciniano di alto rilievo. I tempi erano stretti (il concerto è arrivato in chiusura di cartellone del Summer, che prevedeva l’ultimo evento il 26 luglio), ma siamo riusciti a creare un appuntamento di successo. Gli stessi sponsor hanno voluto che il concerto fosse del tutto gratuito per la cittadinanza e la D’Alessandro e Galli ha soltanto messo a disposizione le strutture. Volevamo – prosegue – coinvolgere anche l’orchestra regionale toscana, ma non è stato possibile, poiché avevano soltanto una data disponibile, che coincideva con un concerto del Summer”.
Al Festival, dunque, è andato un rimborso per la prolungata gestione delle strutture anche se, come viene fatto notare dal capogruppo di SìAmo Lucca Remo Santini “si è trattato di un solo giorno di differenza, dal 26 al 27 luglio”.
Il sindaco precisa che “è stata una ‘contravvenzione’ al contratto, se così la vogliamo chiamare, per realizzare qualcosa di più grande per la città. Abbiamo incaricato il Teatro poiché si trattava dell’unico ente con l’esperienza necessaria per gestire la situazione, dal punto di vista della contrattualizzazione degli artisti, in tempi così brevi”. Anche il consigliere Renato Bonturi, presente oggi in Commissione, afferma che “Si è scelto di rinunciare ad un’iniziativa per farne una di più grande valore, è stata un’operazione di grande successo”.
Per Bindocci, tuttavia, “Non serve che il sindaco faccia da ‘parafulmine’ e l’amministrazione avrebbe almeno dovuto informare, con un passaggio in Consiglio comunale, che qualcosa era cambiato. Altrimenti i contratti vengono mutati con modalità del tutto discrezionali.”
Una parola la spendono anche i vertici del teatro: “L’evento ha riscosso un enorme successo – commenta Del Carlo – e ricordo che la stessa Beatrice Venezi ha diretto l’orchestra a titolo gratuito. Questa commistione tra generi musicali diversi è un aggancio forte tra Summer e città: in questo modo il festival non è soltanto un’astronave calata dentro alla mura”. Non finirà qui però: preso atto di quanto accaduto, Bindocci porterà la vicenda all’attenzione della Corte dei conti.

Paolo Lazzari

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