Agente aggredito, resta in cella il 20enne fermato

Resta in carcere il presunto aggressione di Aniello Fierro, il poliziotto delle volanti del commissariato di polizia di Viareggio che era stato aggredito in pineta durante un’operazione di prevenzione contro lo spaccio. Il giovane, 20 anni, di origini marocchine resterà in cella su ordine del gip che stamani (12 febbraio) ha convalidato il fermo. Il giovane era stato fermato sabato con l’accusa di tentato omicidio. Privo di una fissa dimora e già conosciuto dalle forze dell’ordine era a spacciare nella pineta, con altri connazionali. Sentendosi braccato lo straniero ha impugnato un corpo contundente, probabilmente una grossa pietra, e ha colpito il giovane poliziotto, appostato tra la vegetazione in servizio di osservazione discreta. Condotto in ospedale con trauma cranico, forte emorragia e una grave frattura dell’osso frontale, l’operatore è stato dichiarato fuori pericolo.

Dalla sera dell’aggressione, avvenuta lo scorso 6 febbraio, è stata incessante e articolata l’attività investigativa dei poliziotti del commissariato di Viareggio e della squadra mobile, oltre all’intensificazione dei servizi di controllo del territorio.
L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Lucca, già poche ore dopo il fatto, aveva permesso di individuare il probabile responsabile in uno dei marocchini che spacciano nella pineta di ponente, noti agli uomini della squadra mobile e del commissariato di Viareggio anche grazie ai numerosi controlli operati negli ultimi mesi e alla recente operazione di polizia giudiziaria, condotta nel dicembre scorso e conclusasi con l’arresto di 17 stranieri, tutti responsabili di spaccio aggravato, anche a danno a minori e in prossimità di scuole.
Infatti, il 20 dicembre scorso il giovane era stato fermato ed identificato nella piazza di spaccio dagli uomini della squadra mobile. In quella occasione riuscì a disfarsi di 100 grammi di hashish che furono rinvenuti, tra fitta vegetazione, solo il giorno successivo anche grazie all’impiego delle unità cinofile di Firenze. Ancora prima, il 6 ottobre scorso, sempre lui era stato controllato nella stanza di un albergo di Viareggio: in quella occasione fu trovato, con altri connazionali, con quasi 2mila euro in contanti, probabilmente provento di spaccio.
“Apprendiamo con soddisfazione la notizia della convalida del fermo”, affermano Andrea Recaldin, commissario provinciale di Lucca della Lega ed i consiglieri comunali del partito di Matteo Salvini a Viareggio, Massimiliano Baldini, Maria Domenica Pacchini ed Alfredo Trinchese. “Non vi erano certo dubbi – sottolineano – che fosse questo l’esito finale però il provvedimento conferma anche la prontezza e l’efficacia delle indagini svolte dalle forze dell’ordine, professionalmente ineccepibili anche in questa occasione. Positiva, ovviamente, anche la notizia che al medesimo soggetto sia stata applicata la misura cautelare della restrizione in carcere”.

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