Investito da un’auto, idraulico muore dopo 7 giorni foto

di Roberto Salotti
Il suo cuore, che fino a una settimana fa era pieno di speranza e voglia di continuare a vivere emozioni anche estreme, come quelle che si hanno durante le scalate in montagna, ha cessato di battere in un letto d’ospedale a Cisanello. Qui Emanuele Camuscini, 36 anni, di Pieve San Paolo, si trovava ricoverato in gravissime condizioni dal 28 marzo scorso, dopo essere stato investito da un’auto in via del Marginone mentre si accingeva a recarsi al lavoro nella sua ditta dove faceva l’idraulico.

Nella notte è morto, Emanuele, infrangendo in un istante le speranze di chi era rimasto fin dall’inizio al suo capezzale. Troppo gravi le sue condizioni: i medici che si erano riservati la prognosi non avevano dato molte speranze ai familiari. Il gravissimo trauma cranico riportato nell’incidente avvenuto attorno alle 8 del mattino lo aveva ridotto in fin di vita. Assistito dai medici che hanno tentato di salvargli inutilmente la vita e dai familiari e dalla compagna che non lo hanno quasi mai lasciato, Emanuele è spirato lasciando un vuoto incolmabile per tutti loro. Per i tanti amici con cui amava giocare a pallone oppure andare a fare escursioni o scalate in montagna. La sua bacheca facebook si è riempita di messaggi di dolore, di saluti che hanno purtroppo il senso e il sapore dell’addio definitivo.
Un destino terribile il suo. Secondo quanto era stato ricostruito, Emanuele stava andando a lavoro in via del Marginone quando nelle vicinanze della Sampi, mentre camminava a piedi, era stato investito da un’auto che viaggiava in direzione di Lucca (Leggi). La chiamata al 118 era stata data alle 8,06 ed erano subito scattati i soccorsi. Soccorsi disperati e che purtroppo ad una settimana dall’incidente si sono rivelati purtroppo vani. Il giovane era stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Lucca ma le sue condizioni si erano subito aggravate. In giornata i medici avevano deciso per un trasferimento d’urgenza all’ospedale Cisanello di Pisa, dove Emanuele era stato ricoverato in neurochirurgia. Purtroppo per lui non c’è stato niente da fare.

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