Spacciano eroina in casa, arrestati in tre

Tre arresti per droga dopo un blitz a Viareggio. Lo hanno effettuato lo scorso weekend i carabinieri della compagnia di Viareggio. I militari dell’arma, durante un servizio di controllo, hanno concentrato l’attenzione nei pressi di un’abitazione in cui, ultimamente, erano stati notati alcuni movimenti sospetti, in particolare uno strano via vai di persone.

I militari della sezione operativa hanno dunque effettuato un servizio di osservazione vicino all’abitazione e, effettivamente, i sospetti si sono rivelati subito fondati. I carabinieri hanno notato due persone che entravano nell’abitazione per poi riuscire dopo pochi minuti e le hanno fermato per un controllo. I soggetti, apparsi subito nervosi, sono stati sottoposti a perquisizione personale e sono stati trovati in possesso di due dosi di eroina appena acquistata all’interno dell’appartamento.
A questo punto, i carabinieri hanno fanno scattare il blitz e hanno fatto irruzione all’interno dell’immobile in cui hanno arrestato tre persone, un 33enne di origine tunisina e un uomo e una donna di 40 anni, lui di Viareggio, lei di origine romena.
I tre che alla vista dei militari dell’arma hanno tentato di disfarsi della droga gettandola nel water, sono stati sottoposti a perquisizione all’interno dell’abitazione e sono stati trovati in possesso di ulteriori quattro dosi di eroina ed una di cocaina, di oltre 300 euro in banconote di vario taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, di un bilancino di precisione ed alcuni materiali per il confezionamento dello stupefacente.
Accertati i fatti, i carabinieri hanno condotto in caserma i tre soggetti e li hanno dichiarati in arresto per il reato di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.
Al termine delle formalità di rito, i tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida al tribunale di Lucca che si è svolta lunedì mattina e si è conclusa con la richiesta dei termini a difesa e la sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il tunisino e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, due volte al giorno, per gli altri due indagati.

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