Ospedale, il 93% soddisfatto dei servizi

Il questionario ha coinvolto i pazienti dell'ospedale San Luca di Lucca

Il 93% dei pazienti è complessivamente soddisfatto dei servizi ospedalieri. I dati sono stati presentati nei giorni scorsi, durante un incontro con il comitato di partecipazione aziendale, che si è tenuto nella sede della Cassa edile di Pisa, gli esiti dell’indagine Prems, sulle esperienze  riportate dai  pazienti.

Il comitato di partecipazione aziendale, coordinato da Gianpaolo Gorini, del tribunale del malato/Cittadinanzattiva di Pisa, rappresenta tutte le associazioni di volontariato e di tutela che hanno aderito ad un protocollo d’intesa con la Asl Toscana nord ovest, siglato nel 2018 a seguito della legge regionale sulla partecipazione in sanità, un unicum a livello nazionale. Le associazioni di volontariato, di tutela e di promozione sociale che hanno aderito al protocollo e sono operative sul territorio dell’Area vasta nord ovest sono circa 200.

Uno strumento di partecipazione, quello della rete dei comitati di partecipazione, che si è subito consolidato all’interno dell’Azienda per la condivisione di informazioni e conoscenze e per confronti costruttivi fra cittadini e scelte aziendali.

Gli esiti dei Prems sono stati presentati da Sabina De Rosis, dell’Istituto di management e sanità (MeS) della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e dalla referente aziendale Linda Marcacci, alla presenza anche del direttore sanitario dell’Al Toscana nord ovest Lorenzo Roti e del direttore di staff della direzione aziendale Alessandro Iala. Lo scopo dell’iniziativa è quello di raccogliere i feedback dei pazienti ricoverati presso le strutture ospedaliere, perché l’opinione del paziente è sempre più vista come una componente chiave nei processi di monitoraggio e incremento della qualità delle cure.

 

Inoltre, si è potuto verificare che più i professionisti ospedalieri conoscono i risultati delle indagini ai pazienti, più l’esperienza dei pazienti migliora, in particolare nella dimensione della comunicazione medico-paziente. Il sondaggio, di nuova generazione, è un osservatorio costantemente alimentato; non essendo a campione, ossia rivolto a una percentuale modesta di pazienti, ma a censimento, ossia rivolto a tutti i pazienti, il numero dei rispondenti è elevato; è tempestivo perché genera un feedback in tempo reale. Nel questionario è inoltre presente un testo libero, la cosiddetta parte narrativa, che meglio aiuta a far emergere informazioni aggiuntive lasciate dai pazienti che possono così liberamente commentare in maniera positiva o negativa elementi rilevanti nel racconto della loro esperienza durante il ricovero. La sezione narrativa arricchisce la parte classica del questionario che prevede risposte chiuse in cui invece è possibile esprimere esclusivamente un grado di accordo e disaccordo.

I pazienti ricoverati, che intendono aderire all’indagine, lasciano al personale sanitario, durante la propria permanenza in ospedale, un proprio contatto (indirizzo mail o numero di cellulare) e a distanza di 48 ore dalla propria dimissione, quindi in tempi strettissimi, ricevono una mail o un sms di conferma da parte del MeS, in cui viene loro richiesta un’ulteriore conferma di adesione che permette quindi l’accesso al questionario on line.

Il questionario, che rispetta l’anonimato del paziente, restituirsce dati che potranno essere utilizzati quotidianamente dal personale sanitario per migliorare il servizio e valorizzare il personale stesso in base a quanto i pazienti segnalano.

L’osservatorio Prems è partito nel 2017 negli stabilimenti privati accreditati in Toscana e nel 2018 negli stabilimenti pubblici in Toscana e Veneto.

Ad oggi sono stati coinvolti 36 stabilimenti ospedalieri pubblici e  nell’Asl Toscana nord ovest l’indagine è stata avviata a partire da novembre 2018 e progressivamente è stata estesa in otto dei tredici ospedali, tra cui quello di Lucca. Gli ospedali di Pontremoli, Fivizzano, Barga, Castelnuovo Garfagnana e Volterra saranno coinvolti in una fase successiva.

Finora sono oltre 6.000 i questionari compilati. Il 93% dei pazienti esprime una valutazione complessiva molto positiva (ottima o buona), che può sembrare in controtendenza rispetto agli episodi negativi che vengono riportati sulla stampa o sui social e che “fanno più notizia”. Chi si esprime, dà un giudizio altamente positivo sull’assistenza ricevuta durante il ricovero; un dato confortante per gli operatori sanitari e per la Direzione aziendale.

Numerosi sono i commenti positivi rivolti al personale sanitario. Tra gli ambiti da migliorare, anche se minimamente rilevati, alcuni aspetti legati al comfort delle strutture, come ad esempio la richiesta di una maggiore attenzione a contenere i rumori negli ospedali, in particolare durante le ore notturne.

“L’azienda conferma di non aver paura a mettersi in gioco – si spiega in una nota -: ai pazienti va trasmesso il messaggio dell’importanza della partecipazione, perché conoscere l’esperienza che il paziente ha avuto durante il ricovero può sicuramente aiutare a migliorare l’assistenza ospedaliera. Per questo ogni segnalazione specifica che arriva da parte degli utenti viene condivisa con i direttori di presidio, per mettere in atto le necessarie azioni di miglioramento”.

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