Strangolata e data alle fiamme, un’altra condanna a 30 anni

Cassazione rende definitiva la pena anche per il convivente della vittima

Strangolata e data alle fiamme, dopo la condanna definitiva dei mesi scorsi nei confronti di uno dei tre imputati, Leonart Stafa, ora arriva la sentenza definitiva anche per il convivente della vittima.

La corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso di Jorgo Carroshi, condannato a 30 anni di reclusione come gli altri due imputati (il terzo si chiama Bedri Stafa) per l’omicidio di Laureta Josifi, la giovane di nemmeno 18 anni strangolata e poi data alle fiamme.

Il suo cadavere, il 26 maggio del 1998, fu ritrovato a Marlia.

Gli ermellini però hanno riconosciuto la validità di un punto del ricorso riguardante i cumuli di pena relativi a diverse condanne che sommati non possono comunque superare i 30 anni di reclusione.

Per la distruzione del cadavere ai tre erano stati infatti inflitti altri 4 anni di reclusione. Carroshi e Leonart Stafa inoltre erano stati condannati anche a 8 anni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, ricettazione a associazione per delinquere.

La ragazza prima era stata strangolata e poi data alle fiamme nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 maggio del 1998. Era in Italia da circa sei mesi e venne uccisa da un clan di albanesi senza scrupoli operanti nel racket della prostituzione.

Le forze dell’ordine riuscirono a scovare i colpevoli: un vero e proprio commando di almeno dieci persone che, a vario livello e titolo, agiva sul territorio con ramificazioni in altre regioni italiane. Tre di loro erano stati riconosciuti colpevoli di omcidiio aggravato.

Lo scorso anno a 20 anni esatti di distanza, a Marlia si era voluto ricordare Laureta Josifi che, il 26 maggio 1998, era astata vittima del tremendo femminicidio nel parco di Villa Reale.

Per ricordare la ragazza, nel luogo dove venne ritrovato il suo corpo era stata una croce di legno che, con il passare del tempo, si era deteriorata. Un gruppo di cittadini assieme al parroco don Agostino Banducci, aveva quindi posto una nuova croce con una targhetta in cui è scritto Laureta Josifi aveva 18 anni il 26 maggio 1998, ricordiamola con una preghiera.

Marlia ricorda Laureta Josifi a 20 anni dall’omicidio

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