Coronavirus, scuole aperte in tutta la Toscana. Vertice a Firenze: nessun positivo foto

Riunione in prefettura: procedure condivise per gestire questa delicata fase

Una riunione operativa per fare il punto sulla situazione del coronavirus in Toscana e per condividere e coordinare le azioni da intraprendere per prevenire il contagio o affrontare la situazione in caso di eventuali positivi.

E’ stato questo l’obiettivo di un vertice che si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi (24 febbraio) alla prefettura di Firenze a cui, di fronte al prefetto Laura Lega, hanno preso parte l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, il governatore Enrico Rossi e i sindaci della Toscana, fra cui quello di Lucca, Alessandro Tambellini.

L’assessore Saccardi ha fatto il punto della situazione, spiegando che i tamponi fatti finora su casi sospetti sono risultati tutti negativi. In prefettura sono state poi condivise le misure che dovranno eventualmente essere adottate nei prossimi giorni o in caso di contagi confermati.

L’obiettivo era evitare fughe in avanti da parte di alcune amministrazioni locali e anzi gestire questa delicatissima fase con azioni coordinate e sotto l’egida di una sorta di cabina di regia. Ad esempio è stato concertato l’intendimento di mantenere aperte le scuole e le università, lasciando ad ulteriori valutazioni gli enti competenti solo in caso che si riscontrino casi di coronavirus anche in Toscana.

Un vertice operativo sarà quello di domani a livello di area vasta dell’Asl Toscana nord ovest. In quella sede si metteranno a fuoco le procedure da seguire per fronteggiare i prossimi giorni e le decisioni saranno poi condivise in un nuovo incontro che si svolgerà nel pomeriggio a Firenze. Infine, il sindaco Tambellini convocherà la conferenza zonale dei sindaci Asl per fare il punto della situazione.

Alla conferenza regionale hanno partecipato tutti i vertici del territorio. Erano infatti presenti il vice console generale della Repubblica Popolare Cinese, l’assessore alla Sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi e il direttore delle maxi emergenze della azienda Asl Toscana Centro Federico Gelli, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, i prefetti toscani, il sindaco della città metropolitana di Firenze Dario Nardella, i presidenti delle Province toscane, i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, il comandante dell’Istituto Geografico Militare, i vertici regionali e provinciali delle Forze dell’Ordine, le Specialità della Polizia di Stato (Polfer, Stradale, Polaria), il direttore regionale e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i direttori dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Agenzia del Demanio e dell’Aeroporto di Firenze.

Fondamentale il coordinamento e la costante comunicazione tra tutte le istituzioni del territorio e la popolazione. Essenziale che le indicazioni fornite dall’Autorità Sanitaria Regionale siano scrupolosamente seguite così da garantire uniformità di azione tra tutti i soggetti coinvolti.

Nessun allarme al momento in Toscana, dove non si registrano allo stato casi di positività al coronavirus. Non ci sono pertanto esigenze di adottare in questa fase misure restrittive, ma solo di rispettare in modo puntuale le indicazioni precauzionali già fornite dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana.

A tale proposito l’invito a tutti i cittadini è quello di rivolgersi per qualunque tipo di informazione sanitaria ai propri medici di base e pediatri di famiglia, contattabili telefonicamente anche il sabato e la domenica e di chiamare il 118 solo per i casi di urgenza. 

E’ stato richiamato – secondo quanto disposto dal ministro della salute lo scorso 21 febbraio e dal presidente della Regione Toscana con ordinanza 1 del 2020 – l’obbligo di comunicare il proprio rientro alle Autorità Sanitarie territorialmente competenti da parte di coloro che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia oppure dai comuni già interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio nelle Regioni Lombardia e Veneto di cui al Dpcm 23 febbraio scorso.
Nel corso del vertice è stata reiteratamente evidenziata l’assenza di situazioni emergenziali che possano giustificare comportamenti allarmistici come addirittura l’accaparramento ingiustificato di generi alimentari, che produce soltanto immotivate tensioni.

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha reso inoltre note le più recenti disposizioni del Miur, che sospendono i viaggi di istruzione e le uscite dalle sedi scolastiche.

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