Anche l’ex suocera accusa Cipollini: “L’ho visto rincorrere mia figlia con la pistola”

Nuova udienza del processo per stalking a Re Leone. Le amiche e colleghe della ex: "Avevano rapporti burrascosi"

Una testimonianza che ha reso davanti al giudice non senza tradire la sua forte emozione. Giovanna Di Simo, madre di Sabrina Landucci, l’ex moglie di Re Leone, che ha trascinato in aula Mario Cipollini, accusato di stalking e maltrattamenti, ha raccontato nella nuova udienza che si è svolta questo pomeriggio (4 marzo) al Galli Tassi di Lucca un episodio choc che la stessa figlia aveva denunciato agli inquirenti.

La donna, rendendo la sua versione dei fatti come teste dell’accusa, ha raccontato di aver visto con i propri occhi Re Leone inseguire Sabrina nel giardino di casa “con una pistola in mano” e minacciarla con l’arma. Una versione che aveva già raccontato la figlia, ma alla quale la donna ha aggiunto ulteriori particolari. Ha raccontato anche di essere a conoscenza “di numerosi casi di infedeltà” dell’ex marito della figlia e di aver assistito anche ad un altro episodio, di cui Cipollini è accusato ma da cui potrà ancora difendersi. La madre di Landucci ha raccontato di aver visto Re Leone minacciare la figlia anche in un’altra occasione e di averle stretto le mani al collo, in un gesto d’ira.

Stalking a ex moglie, iniziato processo a Cipollini

Testimonianze cui si sono aggiunte anche quelle di te amiche e colleghe della donna che avrebbero raccontato di rapporti burrascosi tra i due e continui litigi, a cui almeno una di loro avrebbe assistito in un’occasione. Da queste testimonianze, poi, è spuntato anche un video della telecamera di videosorveglianza di una nota palestra di Lucca, che avrebbe ripreso uno degli episodi contestati a Re Leone e avvenuto per l’appunto nel parcheggio del centro sportivo dove lavora la donna, afferrata per il collo e poi sbattuta con la testa contro il muro.

Dopo essere andata in ospedale e aver ricevuto una prognosi di 7 giorni, aveva poi deciso di presentare denuncia alle forze dell’ordine. Nella prossima udienza, fissata al 15 luglio saranno sentiti tutti i restanti testi del pm e quelli della parte civile.

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