Ex dipendente agenzia delle entrate condannato anche al risarcimento per truffa

Secondo più sentenze compieva attività illecita di intermediazione di sgravi fiscali

Ex dipendente dell’Agenzia delle entrate, dopo tre condanne penali, è stato riconosciuto colpevole anche dalla Corte dei Conti che ora lo ha condannato anche a qualcosa meno di 30mila euro di risarcimento più rivalutazione e spese legali per danno erariale.

I fatti risalgono ad alcuni anni fa quando il 65enne ancora dipendente dell’Agenzia delle entrate di un ufficio della Versilia era stato denunciato per vari fatti tra cui il rilascio di false ricevute in cambio di soldi per mediare alcune posizioni di diversi utenti.

A seguito di controlli svolti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura lucchese dopo alcune denunce da parte di cittadini, che avevano riferito di aver avuto contatti, tramite il proprio consulente del lavoro, con un dipendente che svolgeva attività illecita di intermediazione di sgravi fiscali, dietro pattuizione di un compenso illecito.

Dopo le verifiche sulle pratiche lavorate dall’imputato nell’arco temporale di circa tre anni, consacrate in corpose relazioni allegate all’atto di citazione, era in effetti emersa una nutrita serie di indebiti sgravi fiscali relativi alle posizioni curate dal convenuto.

All’esito di ulteriori verifiche effettuate, il competente ufficio aveva poi contestato l’addebito disciplinare, il cui seguente procedimento è stato sospeso a seguito della trasmissione dei relativi atti all’autorità giudiziaria, ai fini delle relative determinazioni. L’uomo era stato quindi soggetto a una serie di procedimenti penali, tutti definiti, per cui ora la magistratura contabile gli ha chiesto “il conto” in forza di sentenze di condanna passate in giudicato.

L’ex dipendente dell’Agenzia delle entrate è stato condannato dai giudici lucchesi per istigazione alla corruzione per l’esercizio di una pubblica funzione e truffa aggravata ai danni dello Stato in tre distinti processi tutti ormai definiti.

Si legge infatti nella sentenza della Corte dei Conti dei giorni scorsi: “In conclusione, ravvisati i presupposti della responsabilità erariale, il collegio ritiene di condannare il convenuto al risarcimento del danno, in favore dell’Agenzia delle entrate, nella misura di euro 28.835, 65, già comprensivi di rivalutazione monetaria, oltre gli interessi legali dalla data di pubblicazione della presente sentenza sino all’effettivo soddisfacimento del credito”.

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