Il proprietario del fondo: “Il Comune non faccia scaricabarile”

Santi Guerrieri: "Abbiamo denunciato, non ci competeva informare terzi con il rischio di intralciare le indagini"

Il Comune di Lucca non faccia “lo scaricabarile”. Lo dice Marco Santi Guerrieri nudo proprietario insieme al padre del fondo dormitorio, dove stamani (23 aprile) la polizia municipale ha effettuato lo sgombero.

Santi Guerrieri contesta la parte in cui Palazzo Orsetti segnala di non essere stato avvisato della situazione dalla proprietà. “Nella certezza che tutta questa brutta storia  possa essere chiusa definitivamente oggi  a seguito del compiuto lo sgombero da parte del Comune  degli occupanti i locali commerciali di via dell’Angelo Custode 33, possiamo solo sperare  a questo punto che i colpevoli siano individuati e successivamente condannati”, scrive Santi Guerrieri.

“E’ lo stesso Comune di  Lucca nel comunicato di oggi – sostiene Santi Guerrieri – a puntualizzare circa le indagini dei carabinieri che hanno portato a seguito della denuncia da me presentata all’individuazione di profili penali. Non so quando la polizia municipale è stata coinvolta – precisa – ma permettetemi: questo non e’ un problema della proprietà considerato che nel frattempo stavano procedendole indagini del nucleo dei carabinieri di Lucca“.

“E’ un non senso, un palese forzatura, uno scaricabarile di responsabilità  la nota del Comune – sottolinea Santi Guerrieri – che attribuisce al proprietario la mancanza di aver informato di una situazione anomala nessuna struttura del comune”.

Infatti  a fronte di una denuncia depositata antecedentemente, il denunciante mai avrebbe dovuto o potuto interferire nelle indagini già in corso – si sostiene -, rilasciando informazioni, informando strutture terze e/o  ambienti seppur dell’ambito dell’inquadramento giudiziario. In tutta onestà il rischio di essere denunciato alla procura della Repubblica per aver intralciato le indagini  o peggio per averne reso vano il percorso non mi compete. Certo questa vicenda, pone una base per un tavolo di discussione molto piu’ ampio del singolo caso specifico. Mi auguro che l’assessore Raspini, che stimo, sappia metterci del suo”.

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