Fase 2, ufficiale la road map: lunedì ripartono esercizi e negozi al dettaglio. Il 25 tocca a palestre e centri sportivi. Cinema e teatri chiusi fino al 15 giugno

La Regione potrà decidere di inasprire i protocolli o limitare le aperture se risaliranno i contagi

Riapertura di bar, ristoranti e centri estetici oltre che dei negozi al dettaglio di ogni genere: la conferma dopo un’altra giornata convulsa di incontri e confronti tra Stato e Regioni arriva in serata dal premier Conte, che ha illustrato il dpcm che introduce nuove norme per il contenimento del contagio nella cosiddetta fase 2 e prevede la riapertura di gran parte delle attività economiche. Decreto approvato a tarda notte, cui è seguito un decreto attuativo che ha richiesto un ultimo colloquio con le Regioni, motivo del ritardo nella pubblicazione delle ordinanze. Conte ha chiarito alcuni aspetti del decreto, spiegando che le Regioni avranno la facoltà di allentare o inasprire le misure se lo riterranno opportuno sulla base di nuovi focolai o sull’analisi della curva del contagio. La Toscana si adeguerà e domani mattina (17 maggio) il presidente Enrico Rossi firmerà l’ordinanza sulla base delle indicazioni del governo, come ha annunciato in serata il governatore stesso. Riservandosi, nei prossimi giorni, di dettagliare meglio protocolli e procedure da seguire.

Un chiarimento è arrivato per quello che riguarda lo sport e gli allenamenti: le palestre e i centri sportivi potranno riaprire dal 25 maggio, mentre da lunedì (18 maggio) oltre alla riapertura dei negozi cadranno le limitazioni agli spostamenti nell’ambito della Regione di residenza: si potrà cioé uscire senza bisogno dell’autocertificazione. Dal 3 giugno potrebbero essere consentiti gli spostamenti liberi in tutto il territorio nazionale ma Conte ha avvertito che “qualche giorno prima faremo il punto con i nostri esperti e valuteremo la situazione sulla base dell’andamento del contagio”.

“Stiamo affrontando un rischio calcolato – ha detto il premier -. La curva epidemiologica potrà tornare a salire. Stiamo affrontando questo rischio e dobbiamo accertarlo per ripartire, non possiamo attendere il vaccino”.

Da lunedì resteranno alcune limitazioni. Rimane, ovviamente, il divieto di uscire per chi è positivo o in quarantena, e il divieto degli assembramenti. Si potranno incontrare gli amici ma si dovrà comunque mantenere la distanza di un metro e nei luoghi pubblici dovrà essere utilizzata  la mascherina.

Da una Regione all’altra ci si potrà spostare anche prima del 3 giugno, per motivi di lavoro, urgenza o salute.

Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi in stati dell’Ue senza l’obbligo di quarantena. Ora la parola passa alle Regioni che pubblicheranno le loro ordinanze per recepire le indicazioni del dpcm e del relativo decreto attuativo. Su tutto il territorio ci si prepara alla ripartenza, sarà a livello locale la Regione a condurre i giochi potendo, a livello locale, intervenire laddove il rischio di contagio si facesse di nuovo preoccupante.

“Da lunedì – ha detto il premier – riaprono i negozi di vendita al dettaglio, tutti i servizi e attività legati alla cura della persona, riaprono bar, ristoranti a patto che le Regioni accertino il rispetto dei protocolli e se la curva del contagio non torna a salire”.

Le prossime date da segnare sul calendario sono quelle del 25 maggio, giorno in cui riapriranno palestre, piscine e centri sportivi; e il 15 giugno, quando potranno riaprire cinema e teatri.

Si partirà anche a partire da quella data con le attività educative e ludiche per i bambini, attività per le quali il premier ha ringraziato il lavoro delle Regioni e degli enti locali.

Le attività dovranno seguire i protocolli di sicurezza varati dal governo e formalizzati anche dalla Regione Toscana, che ora potrà pubblicare l’ordinanza specifica relativa alle riaperture.

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