La Versilia ricorda le vittime dell’alluvione del 1996 foto

Toccante commemorazione a Cardoso. Il sindaco Verona: "Abbiamo il dovere della memoria"

L’amministrazione comunale di Stazzema con il sindaco Maurizio Verona ed altri rappresentanti della giunta e del Consiglio ha partecipato questa mattina agli eventi in ricordo dell’alluvione in Versilia del 1996.

Alle 12 le amministrazioni della Versilia hanno messo sui propri canali social un messaggio del capo del dipartimento nazionale della protezione civile Angelo Borrelli che ha ricordato l’alluvione in Versilia come la palestra in cui la nuova protezione civile sperimentò un modello che fece scuola a livello nazionale con la capacità dello stato, delle istituzioni, dei cittadini, delle forze dell’ordine e dell’esercito di ricostruire in sicurezza.

Il momento più significativo della giornata è stato il momento del ricordo che è iniziato alle 13,45, orario in cui la furia delle acque iniziò a distruggere case e cose e a portarsi via 13 vite del paese di Cardoso: alla deposizione dei fiori erano presenti il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, il vicesindaco Alessandro Pelagatti, il presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella e rappresentanti dei cittadini e del volontariato versiliese e toscano. A causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria è stato limitato il programma di deposizioni ai diversi luoghi della memoria nel paese di Cardoso. La benedizione del parroco della comunità Don Simone Benelli ha segnato l’inizio del ricordo silenzioso delle vittime al suono delle campane del paese. 

Nel pomeriggio il programma è proseguito con la staffetta della memoria in collaborazione con l’Atletica Pietrasanta Versilia che ogni anno dalla Foce del Fiume risale i luoghi maggiormente colpiti dalle acque, fermandosi in località La Rotta a Pietrasanta, alla scuola Enrico Pea a Marzocchino dove è stata ricordata Valeria Guidi, scomparsa nell’alluvione e mai più ritrovata, la piazza Carducci di Seravezza dove si è svolto l’ultimo cambio degli staffettisti, a Ruosina al cippo eretto per il ventennale e quindi, a Pontestazzemese. Anche qua nuova formula con un numero di staffettisti limitato per evitare assembramenti.

Abbiamo il dovere della memoria: questa comunità ha saputo trovato le energie per rinascere e continuare a vivere in questi luoghi – commenta il sindaco di Stazzema Maurizio Verona – abbiamo ricordato degli amici e delle persone che in quei giorni si sono messe al servizio della nostra comunità per far trovare le risorse umane per rinascere. A noi amministratori spetta il compito di far vivere i nostri paesi in sicurezza, dare servizi, costruire occasioni di crescita per il territorio. Le vittime di quel giorno vivono sempre con noi e ci spingono ad impegnarci per fare sempre meglio: ricordare ci spinge a fare in modo che tragedie come quella di 24 anni non si ripetano. Il grande impegno che resta è quello della messa in sicurezza dei versanti per passare finalmente dalla fase dell’emergenza a quella della prevenzione e della programmazione: chiediamo un impegno comune alle istituzioni perché nei prossimi anni si intervenga e si prevenga”.

Il presidente del consiglio comunale, Eugenio Giani: “La prossima legislatura dovrà vedere un costante impegno rivolto alla costruzione di un sistema di prevenzione e salvaguardia del territorio toscano. Il delicato equilibrio tra calamità naturali, difesa del suolo e tutela della vita umana dovrà essere al centro dell’agenda politica”.

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