Emergenza coronavirus, arrivano premi aggiuntivi al personale Asl in trincea

Quasi 4 milioni di euro distribuiti a seconda dell'attività nella mensilità di luglio

Sono da mesi in prima linea nel fronteggiare l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di coronavirus. Sottoposti a turni stressanti, a straordinari e soprattutto a diretto contatto – pur con tutte le dovute protezioni del caso – con il virus. Un lavoro in trincea per l’intero personale dell’Asl Toscana Nord ovest, che a seguito di un ulteriore stanziamento della Regione, procede, con la mensilità di luglio corrente all’erogazione di un premio aggiuntivo al personale, che si somma e quelli erogati già nel mese di maggio. Una buona notizia per la dirigenza e i lavoratori del comparto che giungono da mesi molto intensi, quasi da una vera e propria trincea.

L’Asl, dopo una ricognizione sui fondi regionali, ha stabilito in 3 milioni e 749mila euro il totale delle erogazioni di premialità aggiuntiva al personale per l’emergenza coronavirus.

I dipendenti, infatti, sono stati “premiati” in base alle fasce di esposizione al rischio del settore di appartenenza e delle specifiche attività svolte nel periodo, comunicate dai relativi dipartimenti, riconoscendo a tutto il personale che risulta individuato quale beneficiario, le quote premiali valorizzate secondo gli importi di 45 euro per la fascia A, ovvero quella dei lavoratori impiegati in strutture che accolgono pazienti affetti da covid, ma anche strutture diagnostiche, 25 euro (fascia B), ovvero operatori di strutture che danno supporto alla ricerca dei pazienti Covid19, hanno avuto contatti con pazienti covid o potenzialmente covid ed hanno assistito pazienti, con forte incremento dell’attività a supporto dei reparti Covid19 e 20 euro per la fascia C, quella composta da tutti gli altri operatori che hanno prestato cura ed assistenza ai pazienti od effettuato attività di diagnostica, con ridotti contatti con pazienti Covid o potenzialmente Covid.

Un risultato frutto di un accordo tra Cgil, Cisl e Uil e Regione Toscana, sottolinea Pietro Casciani, segretario territoriale di Uil Fpl: “Se non fosse stato per l’impegno lungo e costante durato mesi fatto di incontri, pressing sulla regione, cambiamenti di situazioni già deliberate, non saremmo certo arrivati a questo punto. Questi premi covid  non attutiscono la sofferenza degli operatori sanitari in quei mesi, sono solo una riconoscenza cercata con forza da parte dei sindacati confederali. Il lavoro per noi non finisce qui: saranno fatte le dovute e opportune verifiche sia su quanto già erogato che su questo, in modo che tutto vada a buon fine”.

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