Coronavirus, stato di emergenza prorogato a ottobre

Tra le priorità la ricerca di spazi adatti ad accogliere le operazioni di voto

L’Italia resta in stato di emergenza. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di rinnovare il decreto che scade il 31 luglio per altri 3 mesi, fino al 31 ottobre. Altri 3 mesi per tenere sotto controllo la curva epidemica e attendere che il numero dei nuovi contagi scenda fin quasi allo zero.

Lo stato di emergenza serve ad agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica grazie all’emanazione di Dpcm e ordinanze del ministro per la Salute. Una decisione, questa, già comunicata al consiglio dei ministri e che martedì pomeriggio, il premier presenterà al parlamento.

Tra le cose da individuare in stato di emergenza, ci sono anche la ricerca di spazi adatti ad accogliere le operazioni di celebrazione della tornata elettorale e referendaria dei prossimi 20, 21 settembre, preferendo la scelta di non svolgere le procedure nelle scuole.

La proroga dello stato di emergenza è una facoltà prevista dalla legge ed è attivabile ove si renda necessaria la prosecuzione degli interventi. Per Conte “sarebbe incongruo sospendere bruscamente l’efficacia delle misure adottate se non quando la situazione è riconducibile a un tollerabile grado di normalità. Se questo è vero per eventi che si esauriscono una volta per tutte, come un terremoto, è ancor più vero per la pandemia”.

L’emergenza coronavirus ha, infatti, “i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti” e “con la proroga dello stato di emergenza continueremo a mantenere in efficienza quel sistema di misure che rendono il nostro paese più sicuro a beneficio degli italiani ma anche degli stranieri che vogliano visitarlo”.

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