Odissea per una epistassi, la denuncia di una figlia: “Dimenticano un tampone nel naso di mio padre”

La donna si è rivolta ad un otorino di fiducia: "La situazione dopo l'intervento era addirittura peggiorata"

Un’odissea per una brutta epistassi nasale, sul cui decorso – va detto – devono ancora essere fatte le verifiche del caso. Ma la denuncia della figlia di un 86enne di Lucca è precisa: la donna sostiene, infatti, che dopo l’intervento al pronto soccorso del San Luca l’otorino cui era stata indirizzata per rimuovere i tamponi che erano stati inseriti nel setto nasale del padre non si sarebbe reso conto che ce n’era uno andato in profondità e non lo avrebbe rimosso.

E’ questa la ricostruzione che la donna si è sentita fare da un privato cui si è rivolta perché, ancora dopo 20 giorni dall’accesso al pronto soccorso, il padre non mostrava segni di miglioramento: “Anzi posso dire semmai che la situazione era addirittura peggiorata: “E’ sopraggiunto – racconta la donna che ha chiesto di rimanere al momento anonima – muco giallo, un cattivissimo odoro e mal di testa molto forte che ha debilitato ancora di più mio padre”.

Tutto, sempre secondo quanto segnalato dalla figlia del pensionato – una versione su cui comunque l’Asl potrà fare luce -, era iniziato il 18 settembre: “Mio padre è entrato al pronto soccorso con una brutta epistassi nasale – racconta la donna -: viene tamponato e dimesso il giorno seguente. Al momento delle dimissioni gli viene detto di presentarsi nell’ambulatorio otorino per togliere i tamponi 4 giorni dopo e così fa. Da quel momento invece di migliorare mio padre è sempre stato peggio”, racconta la figlia che sta valutando se rivolgersi ad un legale.

“Ho deciso a quel punto di portarlo da un otorino di mia fiducia a pagamento – spiega ancora la figlia – che lo ha visitato l’8 ottobre scorso. Abbiamo così scoperto che l’otorino dell’ambulatorio del San Luca aveva dimenticato un tampone in profondità e stando nel naso la bellezza di 20 giorni era commpletamente infetto mettendo a rischio pure le meningi. Se la cosa si risolve non esporrò denuncia ma se dovessero esserci altre ripercussioni mi rivolgerò ad un avvocato. Disattenzioni del genere non dovrebbero mai accadere”.

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