Asl, restano 50 letti per pazienti covid: solo 3 di terapia intensiva

Ma la direttrice Casani illustra il piano di potenziamento: "Situazione sotto controllo"

In tutta la Asl Toscana nord ovest i letti destinati ai pazienti Covid sono 430 di cui 50 liberi, per quanto riguarda la terapia intensiva possiamo contare ancora su 3 posti letto liberi ampliabili in caso di necessità.

giani campo di marte

“Ad oggi abbiamo 60 ricoverati in più rispetto al picco che abbiamo raggiunto nella prima fase della pandemia”. Chi parla è  il direttore generale della Asl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani. “Sicuramente la situazione è difficile e impegnativa ma posso anche affermare che al momento è sotto controllo. Fondamentale in questo frangente è l’apporto che stanno fornendo gli ospedali di prossimità. Mi riferisco ai presidi di Barga, Pontremoli, Cecina e Piombino che sono stati coinvolti sulla base di un piano straordinario che abbiamo  presentato nel dettaglio in una seduta della conferenza dei sindaci alla quale ha presenziato anche l’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini”.

“L’attività Covid –  prosegue il direttore generale – è già partita a Pontremoli con circa 20 posti letto dedicati, a Cecina con 24 posti letto di degenza ulteriormente estendibili e, la prossima settimana, si partirà anche a Piombino che contribuirà con 24 letti di cure intermedie destinati a chi ha necessità di sorveglianza sanitaria ma non di cure a più alta intensità. In seguito verranno attivati letti di cure intermedie a Barga, se fosse necessario in quest’ultimo presidio potrà essere garantita anche la degenza ordinaria Covid”.

“Il coinvolgimento di tutta la rete ospedaliera risponde ad un principio di solidarietà che sta alla base  dell’ordinanza 96 della Regione Toscana e che ci consente di gestire questa fase difficile della pandemia in maniera più serena, nel rispetto di tutti i criteri di sicurezza, sia degli operatori, sia dei pazienti. E’ quindi importante mettere a sistema tutti gli ospedali in modo che ognuno dia il proprio contributo. Inoltre – chiude Casani – anche a seguito delle indicazioni fornite dalla Regione Toscana, stiamo riducendo l’attività chirurgica programmata, ma garantiamo la presa in carico delle urgenze e dei pazienti oncologici. Il piano è stato pensato proprio per garantire tutte le necessità”.

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