Il titolare del Ciclo di vino: “Abbiamo chiesto di smettere ma non ci hanno ascoltato”

Martino Tonetti: "Sono arrivati con bottiglie comprate non da noi"

Alcune ore di follia, con musica ad alto volume da casse amplificate e balli in piazza: è questo ciò che è accaduto nella zona di porta dei Borghi, ieri sera (8 gennaio). Con l’arrivo della zona gialla anche molti giovani lucchesi si sono lasciati andare senza alcun rispetto dei divieti anti assembramento. La situazione è stata ricondotta prontamente sotto controllo, grazie all’intervento delle forze dell’ordine. I locali della zona però ci tengono a sottolineare la loro completa estraneità all’accaduto. Martino Tonetti, proprietario del Ciclo di vino, racconta come sono andati i fatti:

“Alle 18 abbiamo chiuso gli spazi interni del locale e abbiamo iniziato a vendere esclusivamente da asporto, nel pieno rispetto delle normative. All’incirca verso le 19 sono arrivati in piazza dei ragazzi, uno di loro si era già visto in zona con delle casse amplificate, hanno iniziato a mettere musica e a creare assembramento. Ho chiesto se potevano spostarsi, perché comportandosi così ci avrebbero costretti a chiudere prima. Loro si sono spostati sotto l’arco della porta dei Borghi, ma in quel modo la musica delle casse era ancora più amplificata”.

Le forze dell’ordine però non tardano a farsi vedere, probabilmente avvertiti dai proprietari dei locali stessi.
“Verso le sette e mezzo ho notato, vicino alla chiesa di san Leonardo, una volante dei carabinieri e una della municipale che si stava organizzando – prosegue Martino – Noi, un po’ spaventati dalla situazione attendevamo il loro intervento”.

Gli agenti parlano tra di loro vivamente tra di loro, forse non sono sicuri delle modalità di intervento.
“Ad un certo punto ho visto le due volanti andarsene e mi sono preoccupato, del fatto che il giorno dopo potessero accusarci di aver organizzato noi la musica”.
Le forze dell’ordine non intervengono subito per evitare che la situazione possa precipitare, ma aspettano l’arrivo dei rinforzi.

Alle 20 il locale chiude anche la vendita da asporto, pochi minuti dopo le forze dell’ordine intervengono per portare allontanare le persone nella piazzetta. “Da un lato capisco le forze dell’ordine ma da un altro, nel tempo di attesa prima dell’intervento, la situazione è degenerata – precisa Martino – Sono intervenute tre volanti dei carabinieri e una della polizia municipale, sarà stato un’ora dopo all’incirca. I ragazzi si sono immediatamente sparpagliati in direzione di via Fillungo e la situazione è tornata sotto controllo”.

Dopo, i proprietari e i lavoratori dei locali si sono adoperati a pulire la piazza.
“In quel momento ci siamo accorti che molte delle bottiglie in terra non erano state acquistate nei nostri locali, molti ragazzi si portavano la bottiglia dietro chissà da dove, cartoni da sei di birra. Alla fine non erano neanche nostri clienti, né abituali frequentatori della piazzetta”.

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