Sarti Magi: “I giovani di Lucca non sono quelli di Porta dei Borghi”

L'attivista: "Chi era in strada non ha alcun rispetto"

“Ciò che è accaduto ieri sera a Lucca non rappresenta minimamente la gioventù lucchese. Noi non siamo quello. I giovani lucchesi non sono rappresentati da quella gente lì, lo dicono i numeri, lo dicono i fatti. La Toscana è la prima regione in Italia per numero di vaccinati e la migliore dal punto di vista pandemico. Tutto questo grazie ai sacrifici fatti negli ultimi tempi. La vergogna che si è svolta ieri sera a Porta dei Borghi, non è la gioventù lucchese, ma bensì criminalità; criminalità organizzata aggiungerei”. A dirlo è un giovane attivista, Michele Sarti Magi, che prende le distanze da quanti si trovavano in piazza.

“Non solo hanno dato una pessima immagine di Lucca a livello nazionale – afferma – ma hanno sputato sui sacrifici fatti da tanti giovani perbene, da tante famiglie, lavoratori, medici ecc. Ognuno di noi ha fatto e sta facendo sacrifici, che siano piccoli, che siano grandi, tutti stiamo cercando di uscire da questa pandemia. I morti continuano a salire, i negozi a chiudere, i nostri anziani sono in pericolo, non è uno scherzo. Capisco che in questi giorni va di moda travestirsi da primitivi e andare a fare danni di ogni tipo, ma come possiamo accettare ancora queste vergognose immagini? Come possiamo?”

“Io ho ventitré anni. Da mesi, da marzo non vedo i miei compagni dell’università, per settimane non ho potuto vedere la mia fidanzata, ho pianto di fronte ai tanti morti. Sono un giovane che sta vivendo una pandemia – afferma -, e che sta facendo quei piccoli sacrifici richiesti per il bene comune, e devo ancora vedere un pagliaccio organizzare assembramenti, sfondare porte ecc? Sono stanco, veramente stanco di veder buttati via i miei sacrifici da degenerati del genere. Si, perché quelli di ieri sera sono degenerati. Senza mascherine, senza distanziamento, infrangendo ogni minima regole anti-covid. Poi mi spiegheranno il senso di aver dovuto cercare di sfondare porte e vetrine. E chi cerca di giustificare questi atti ne è colpevole allo stesso modo. Non ci sono giustificazioni, non ci sono più . Ci vuole il pugno duro dello stato, e la mano decisa delle forze dell’ordine. Punto. Ieri sera decine e decine di giovani, sì, erano lì, ma migliaia di giovani lucchesi erano a casa, a salvaguardare l’interesse di tutti: amici, fidanzati, nonni, lavoratori. Quella non è la Lucca giovane, quella è la Lucca criminale”.

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