Ristoranti ancora col fiato sospeso: Toscana in bilico tra la zona arancione e gialla

Bisognerà aspettare la decisione del ministero della salute venerdì per sapere se i locali potranno riaprire anche di sera

Attesa. E’ questo il clima che ancora continua a respirarsi da parte dei ristoratori e degli esercenti lucchesi. E per due ordini di motivi. Il primo è che ancora non si sa se da lunedì prossimo (26 aprile) la Toscana passerà alla zona gialla o rimarrà in zona arancione. I dati medi collocano la Regione proprio sul limite e bisognerà aspettare le decisioni del ministero della salute che arriveranno venerdì. In secondo luogo ancora non c’è il nuovo decreto che dovrebbe consentire maggiore libertà nell’apertura dei pubblici esercizi.

A fare il punto dello stato dell’arte è il presidente della Provincia Luca Menesini: In tanti mi chiedete se la Toscana sarà fra le regioni che entreranno in zona gialla da lunedì 26 aprile – osserva -. Ad oggi non c’è certezza, perché i dati della Toscana sono sul filo e pertanto è opportuno attendere la decisione del Ministero della Salute che sarà presa venerdì 23 aprile. Ci sono regioni già certe dei propri dati e che quindi già oggi sono sicure che da lunedì le attività riaprono all’aperto perché entrano in zona gialla (gran parte di queste regioni sono quelle che si sono fatte oltre due settimane in zona rossa prima di Pasqua), ma la Toscana non è fra queste. La Toscana al momento, per dirla semplice, è con un piede di qua (arancione) e uno di là (giallo). Bisogna quindi aspettare la valutazione complessiva (che si basa su 21 parametri) che faranno da Roma”.

Ma c’è, come fa giustamente notare Menesini, dell’altro: “Il Governo non ha ancora varato il nuovo decreto. Siamo ancora fermi alle dichiarazioni del premier in conferenza stampa dello scorso venerdì”.

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