Peculato nella vendita dei biglietti del trasporto pubblico, sequestri per oltre un milione tra Firenze e Viareggio

Dall'indagine delle fiamme gialle è emerso che sarebbero avvenuti episodi di indebita appropriazione di importi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio

Un caso di peculato ha portato al sequestro di circa 1,1 milione di euro nei confronti di una società e del suo amministratore. La guardia di finanza ha posto sotto sequestro soldi e quote per circa 190mila euro, a cui si aggiungono oltre 850mila euro di immobili, ben sette tra Viareggio e Firenze.

Le fiamme gialle di Firenze hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal gip Federico Zampoli,  per un importo di circa 1,1 milione di euro, nei confronti di una società e del suo amministratore.

Le indagini, dirette dal procuratore aggiunto della procura di Firenze Luca Turco, hanno portato a rilevare come, nella società incaricata di svolgere il pubblico servizio di emissione e distribuzione di titoli di viaggio per conto di società concessionarie del trasporto pubblico toscano, in alcuni mesi del 2020, sarebbero avvenuti episodi di indebita appropriazione di importi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio.

L’attività investigativa di polizia giudiziaria, scaturita dalla presentazione di denunce-querele da parte delle stesse società concessionarie del servizio di trasporto pubblico locale, è stata supportata dagli accertamenti finanziari condotti dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Firenze, che hanno ricostruito non solo le condotte ritenute illecite ma anche i flussi delle somme trattenute e in parte versate in altra società.

 

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