Porcari, vandali imbrattano il monumento ai caduti durante la partita dell’Italia

Immediato questa mattina il ripristino. Dal sindaco Fornaciari dure parole di condanna agli autori del gesto

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Quando gioca l’Italia, tutti in casa. O quasi. Ieri sera (2 luglio), mentre gli Azzurri di Mancini conquistavano sul campo la semifinale agli Europei di calcio, qualcuno a Porcari stava decorando con una vistosa bestemmia il monumento ai caduti del Parco della Rimembranza di Porcari fresco di restauro.

Un episodio del quale è stato avvertito tempestivamente il sindaco, Leonardo Fornaciari, che questa mattina (3 luglio) ha subito attivato le operazioni di pulizia e ripristino, concluse in tempo record. Ma per l’increscioso atto di vandalismo il primo cittadino non usa parole morbide: “Sono profondamente deluso, rammaricato, perché una tale mancanza di rispetto sporca l’immagine di Porcari, che di certo non chinerà la testa dinanzi alla vostra delinquenza”, scrive sul suo profilo social, rivolgendosi agli autori del gesto.

vandalismo porcari

“Questo siete, giovani che credono di essere onnipotenti – affonda Fornaciari – e che conoscono solo l’arroganza come unico mezzo di affermazione. Non esistono scuse, non c’entra la pandemia né il disagio sociale, siete solo la massima espressione di una mancanza totale di valori. Ma sappiate che io non mi arrendo, non ci arrendiamo, Porcari e tutti coloro che la amano non si arrenderanno a voi. Infatti le operazioni di pulizia e rispristino sono già state eseguite”.

Un episodio che colpisce un simbolo dei valori democratici e, proprio per questo, ancora più inaccettabile per Fornaciari: “Sulla sinistra dell’edificio comunale di piazza Orsi – spiega – c’è un monumento che rappresenta una figura femminile nell’atto di lanciare una freccia con un arco. Alla base del monumento tutti i ragazzi porcaresi morti nei due scontri mondiali del Novecento. Luigi, Giovanni, Emilio, Oreste, Giuseppe e molti altri, con cognomi che ci suonano familiari, erano ragazzi la cui età media era di circa 21 anni. Anche loro avevano sogni, nutrivano speranze per il futuro e credevano in mondo migliore… e ci hanno provato, trovando la morte in luoghi lontani da casa. Disonorare il ricordo di questi ragazzi è disonorare Porcari tutta”.

“Invece di sentirvi bravi – conclude Fornaciari rivolgendosi agli autori dell’atto vandalico – dovreste pensare a quello che avete fatto e parlarne con i vostri genitori. Perdonateci Luigi, Giovanni, Emilio, Oreste, Giuseppe, Feliciano, Candido, e tutti gli altri. Anche noi cercheremo di fare del nostro meglio per difendere Porcari, non da un invasore, ma dalla stupidità e dall’insensibilità che è nelle teste e nei cuori di alcuni”.

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