Nuovo assalto notturno dei lupi a Castelvecchio di Compito: 3 pecore sgozzate e 14 ferite

Il tragico bilancio all'alba nell'allevamento dell'azienda di Sauro Giorgi

Tre pecore sgozzate, sette ferite gravemente e altre sette ferite più leggermente. È questo il tragico bilancio dell’ennesimo assalto notturno dei lupi al pascolo dell’allevamento dell’azienda di Sauro Giorgi a Castelvecchio di Compito. Qui, vicino al Bottaccio, è custodito anche il bestiame di Riccardo Gabbrielli e Donato Lombardi.

“Siamo veramente sconfortati – commenta Donato Lombardi – gli attacchi stanno avvenendo in tempi sempre più ravvicinati: si vede che stavolta avevano particolarmente fame, perché hanno fatto una strage. Ci preoccupa particolarmente il fatto che, a memoria d’uomo, Castelvecchio non è mai stato un terreno di caccia dei lupi, ma si vede che la fame li fa scendere dai monti per avvicinarsi all’abitato”.

Questo non è il primo attacco subìto da Giorgi, Gabbrielli e Lombardi: in un paio di mesi è la terza volta che le loro pecore vengono prese d’assalto dai lupi.

“Ci rivolgiamo a tutti e, in particolare, alle istituzioni – chiedono – facciamo sì che la presenza dei lupi non sia sottovalutata. Abbiamo visto con i cinghiali cosa è accaduto: dobbiamo fare in modo che non si crei una situazione analoga e che il lupo non divenga un pericolo anche per l’uomo».

L’attacco della notte scorsa è avvenuto a una cinquantina di metri dall’ingresso del Lago della Gherardesca, zona molto frequentata dai turisti e dagli appassionati della natura.

“E’ più che comprensibile lo sconforto che assale gli allevatori – commenta il direttore della Cia Toscana Nord, Alberto Focacci –: il loro è un lavoro di grandi sacrifici che, in una notte, possono vedere finire letteralmente nelle fauci del lupo. Da parte nostra continuiamo a chiedere l’intervento delle istituzioni affinché il problema sia affrontato in maniera strutturale adesso che è ancora gestibile. Al tempo stesso  sollecitiamo un impegno da parte delle istituzioni anche con la Regione, competente in materia, in modo che, una volta che sia verificato dalle Asl che si è trattato di un assalto di lupi, gli indennizzi siano immediati e non ci sia da aspettare mesi, se non anni, per avere quei fondi che, se tempestivi, permettono di andare avanti con la propria attività. Il rischio che corriamo, altrimenti, è quello di veder scomparire gli allevamenti di pecore del nostro territorio, cosa che danneggerebbe non poco tutta la filiera economica”.

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