No al green pass, circa mille alla manifestazione di Castelnuovo: “Un grande successo” foto

Medici, insegnanti, studenti e la giornalista Tiziana Alterio in piazza per l'evento organizzato da Valle del Serchio Alternativa

“No al green pass”. Sono state circa mille le persone che ieri (18 settembre) lo hanno gridato a gran voce nella manifestazione di piazza Umberto a Castelnuovo.

Il movimento Valle del Serchio Alternativa definisce “un grande successo” il corteo contro i provvedimenti del governo concernenti il green pass e la sua estensione ormai a tutto il mondo del lavoro. No al green pass, sì alla libertà, sì al Lavoro, basta emergenza sono stati gli slogan ufficiali dell’evento.

“Una folla gioiosa – è il commento del movimento – composta da uomini e donne della più varia età ed estrazione sociale, con numerose famiglie e bambini al seguito, molti muniti di cartelloni inneggianti alla fratellanza tra i cittadini; significativo anche il cartellone con la citazione di Aldo Moro sulla “resistenza contro lo Stato quando esso, avvalendosi della sua veste di sovranità, tenta di menomare i diritti sanciti dalla Costituzione”; naturalmente su tutti spiccava lo striscione del movimento, lungo cinque metri con scritta bianca a sfondo verde No Green Pass piazzato sulla salita sotto l’arco, davanti al microfono dove si sono svolti i numerosi interventi”.

Gli interventi iniziali sono stati degli organizzatori dell’evento: a una breve introduzione di Leonardo Mazzei è seguito il primo intervento di Francesco Bertoncini, incentrato sui motivi che hanno portato alla nascita del movimento Valle del Serchio Alternativa, ovvero “l’organizzazione di una resistenza popolare contro i provvedimenti liberticidi e anti costituzionali del governo Draghi e la proposta di azioni concrete da attuare non solo tramite la partecipazione a manifestazioni ma anche durante la vita di tutti i giorni con azioni collettive e individuali volte a resistere contro l’obbligo di esibizione del green pass nonché contro il mondo dell’informazione e sindacale, completamente conniventi con le misure discriminatorie del governo”.

A seguire gli interventi dei due medici, il dottor Mario Betti e la dottoressa Maria Lotti, che hanno spiegato come “il green pass – hanno detto – non abbia alcuna valenza sanitaria ma solamente politica: Betti ha ricordato come anche il vaccinato, pur essendo teoricamente meno suscettibile alle complicazioni gravi della malattia, non sia affatto immune da infezione, il che potrebbe rendere il green pass uno strumento che favorisce il contagio anziché ridurlo nel caso induca a false sicurezze e comportamenti meno prudenti; ha ricordato anche i gravi problemi che gli obblighi vaccinali al personale sanitario potrebbero portare sulla carenza di organici già ridotti all’osso”.

La dottoressa Lotti ha espresso forte perplessità sul fatto che si concedano diritti fondamentali “dietro esibizione di una tessera nata in realtà per facilitare gli spostamenti tra paesi della Ue, ricordando esperienze storiche assai poco felici, nonché sulla scarsa valutazione dei rischi-benefici della vaccinazione, in special modo per le fasce di età più giovani poco o per niente colpite dalla malattia in forma grave”.

A seguire l’intervento dell’insegnante Anita Favali, “che ha descritto – dice il movimento – approfonditamente i tremendi effetti psichici che le regole anti Covid applicate nelle scuole hanno sui bambini: in particolare la mancanza del contatto fisico, del riconoscimento della mimica facciale e il terrore di poter contagiare i nonni stanno creando una generazione di persone fobiche ed evitanti, con danni che si potranno valutare solo nel lungo termine; ha ricordato inoltre come in una scuola dove non si trovano fondi nemmeno per la carta igienica, si siano improvvisamente stanziati centinaia di milioni di euro per i sostituti degli insegnanti sospesi, altro segno insopportabile dell’ipocrisia governativa”.

È stata poi la volta dell’ospite d’onore, la giornalista Tiziana Alterio, “che ha sottolineato – raccontano dal movimento – riprendendo l’intervento precedente, la disumanità di queste regole, i legami ampiamente dimostrati tra le entità che dovrebbero essere terze ed indipendenti (Fda, Ema, governi nazionali, media) e le grandi multinazionali del farmaco e ha invitato alla resistenza e all’attivismo, ricordando come Dante non considerasse gli ignavi nemmeno degni di stare all’inferno”.

Tanti gli interventi degli esponenti del mondo del lavoro privato: Stefano Pioli, esercente di Castelnuovo, “che ha ben descritto – spiega la nota – la totale incoerenza delle norme in materia di bar e ristorazione a cui si sono sempre adeguati nonostante le continue variazioni e oggi incredibilmente non più valide a meno che non si sia in possesso del green pass”, ed Emilio Cecchini, delegato Rsu in Kme, “già protagonista della lotta contro la segregazione dei lavoratori dalla mensa aziendale – spiega il comitato – che ha ricordato come sia incredibile che un sindacato oggi debba tornare a contrastare le minacce al diritto di lavorare se non muniti di una tessera, che non ha esitato a definire come il ritorno della tessera del fascio”.

Filippo Delle Piane, del movimento Studenti contro il green pass, ha promesso “il ritorno del movimento studentesco dopo anni di apparente assenza e mandato un invito toccante a genitori e nonni perché spieghino ai giovani l’importanza di questa lotta di resistenza, che oggi vede anche nelle università migliaia di studenti lottare contro la discriminazione applicata al diritto allo studio”.

Interventi fuori dal programma sono stati fatti poi da Filippo Giambastiani del bar Tessieri di Lucca, organizzatore di vari sabati di protesta in città intervenuto in via telefonica e di Giulio Milani, del movimento Rivoluzione Allegra che sta organizzando la protesta nella zona di Massa e che indirà una nuova manifestazione giovedì 7 ottobre, denominata Rockdown Totale.

In chiusura ancora Mazzei che ha sottolineato la “grande soddisfazione per la partecipazione davvero numerosa e difficilmente riscontrabile in precedenti eventi organizzati a Castelnuovo”.

“Da parte di tutto il movimento – chiude la nota – quindi esprimiamo un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti e rinnoviamo con ancora più impegno e passione la nostra lotta di resistenza. Viva la libertà“.

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