Niente luce e riscaldamento nei container, scatta la protesta degli studenti del Paladini foto video

Manifestazione spontanea dei ragazzi, poi convinti a rientrare in classe. La dirigente scolastica: "Il problema c'è. Non si possono passare altri due anni in condizioni simili"

Non c’è pace per gli studenti dell’istituto delle scienze umane Paladini, ospitati nei moduli abitativi nell’area del Campo di Marte.

protesta studenti Paladini Civitali senza luce e riscaldamento

Questa mattina (21 novembre), infatti, alla ripresa delle lezioni e proprio pochi giorni dopo la protesta di piazza di venerdì scorso dell’Unione degli studenti, i container, ma anche le classi ospitate nella palazzina del Campo di Marte, erano senza luce e senza riscaldamento.

Ad accorgersi della situazione sono stati gli operatori scolastici che alle 7,30 hanno avvertito la dirigente Emiliana Pucci, che a sua volta ha attivato tutte le procedure per risolvere il problema. All’arrivo degli studenti però, la luce non era ancora stata ripristinata e i ragazzi, infuriati hanno deciso di non entrare e di riunirsi in presidio davanti alla scuola.

Alle 9.20 la situazione è tornata sotto controllo, ma le proteste proseguivano e qualcuno ha avvertito le forze dell’ordine che nel giro di poco, hanno convinto gli studenti a riprendere le regolari lezioni all’interno delle aule.

Non è la prima volta che questa soluzione provvisoria crea qualche disagio, fra infiltrazioni d’acqua e blackout più o meno prolungati. Una situazione che i rappresentanti dell’istituto hanno denunciato in piazza Napoleone al termine del corteo degli studenti di venerdì scorso.

“Il problema è degli spazi – sostiene la dirigente scolastica Emiliana Pucci – Sono troppo stretti e questo crea disagio negli studenti che si trovano esasperati dai continui problemi che stanno vivendo. Stamani – spiega la professoressa -, appena gli operatori si sono accorti che la luce non andava ci siamo subito attivati per risolvere il problema. Erano già le sette e mezza non avrei potuto avvertire i ragazzi di rimanere a casa e comunque dopo non molto tempo la situazione è tornata sotto controllo e le lezioni potevano ripartire”.

Emiliana Pucci dirigente scolastica liceo scienze umane Paladini

Per poter ripartire però c’è stato bisogno dell’intervento delle Digos, perché i ragazzi non erano intenzionati ad entrare nelle aule e fuori dalla scuola era nato un sit-in.

“È stata una lezione di educazione civica per i ragazzi – dice la dirigente – gli agenti delle forze dell’ordine hanno spiegato che per certe manifestazioni occorre rispettare delle regole e che sarebbero dovuti rientrare in classe e riprendere le lezioni. Il problema però rimane e non mi sento proprio di dare torto agli studenti”.

La situazione dell’istituto Paladini potrebbe cambiare, la Provincia ha approvato il progetto definitivo per i lavori al complesso di san Nicolao, ma il trasferimento delle classi non sembra dietro l’angolo.

“Pare che i lavori inizieranno veramente ad anno nuovo – precisa la dirigente Emiliana Pucci -, ma questo vorrebbe comunque dire che prima della conclusione ci vorranno sempre un paio di anni e non si può passarli in condizioni simili. La Provincia deve ascoltare i giovani e parlargli spiegando le prospettive future sull’edilizia scolastica, hanno bisogno di un interlocutore istituzionale. Noi dal nostro punto di vista abbiamo investito quest’anno 70mila euro per nuove lavagne interattive e arredi”.

Sono quindici le classi all’interno dei moduli e nelle palazzine del Campo di Marte, con ambienti troppo stretti non adatti all’utilizzo scolastico. Nonostante ciò, la scuola Paladini ed in particolare il liceo delle scienze umane, da due anni ha registrato una buona crescita di iscrizioni.

“L’istituto Paladini ha percorsi di studio che riscontrano l’interesse dei ragazzi – dichiara la dirigente scolastica -. Scienze umane è sicuramente quello più apprezzato perché offre un percorso specifico. L’indirizzo economico-sociale invece ha un’apertura più internazionale con lo studio di due lingue e diritto fino alla classe quinta, che permette di acquisire conoscenze importanti per percorsi di laurea in giurisprudenza, scienze politiche o altre università di impronta umanistica”.

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