Offeso nelle dirette Facebook della sua associazione: rinviate a giudizio due donne

Il presidente Daniel Griva: "Hanno voluto colpire me e la libertà di pensiero"

Due rinvii a giudizio nei confronti di due donne che avrebbero esternato offese nei confronti dell’associazione Meglio di Ieri.

A renderlo noto è proprio il presidente dell’associazione con sede a Viareggio, Daniel Griva, che si è trovato costretto a sporgere denuncia per i ripetuti attacchi sui social.

“Da adesso non sono davvero più disponibile a tollerare – evidenzia  – visto che con grande impegno portiamo avanti attività di informazione e socializzazione”.

Differenti le situazioni oggetto di segnalazione alle forze dell’ordine, tutte scaturite in occasione delle tante dirette Facebook di approfondimento che Griva conduce con esperti di vario genere: in un primo caso infatti una donna viareggina ha attaccato lui personalmente, attraverso un commento sotto il video, tirando in causa una situazione personale ed etichettandolo in modo pesante. La giovane è stata rinviata a giudizio per diffamazione aggravata e il processo è stato fissato a maggio 2023.  Il secondo caso, seguito ancora dall’avvocato Gianluca Pajatto che tutela l’associazione Meglio di Ieri  ha visto protagonista invece una signora siciliana che ha ripetutamente sminuito e attaccato l’attività informativa svolta da Griva sui social, con tanto di sequela di offese reiterate per giorni. 

“Sono stato preso di mira  – commenta il presidente Griva  – solo perchè ho svolto attività di informazione attraverso un’associazione libera e quindi chi ha colpito me ha voluto  colpire la realtà che rappresento e anche una libertà di pensiero”

“Siamo stati costretti a presentare denuncia querela  motiva l’avvocato Pajatto – perchè non è più tollerabile l’atteggiamento dei troppi leoni da tastiera ed era necessario tutelare l’immagine non solo di una persona fisica ma di un presidente di un’associazione. Le frasi rivolte contro di lui si riflettevano sull’attività dell’associazione e ci è sembrato opportuno intervenire in modo deciso, per evitare che certe persone si permettano, dietro uno schermo, di dire qualsiasi cosa toccando anche dignità della singola persona. Per questo andremo a costituirci parte civile per richiedere danni morali e di immagine. Ringrazio la ‘rocura che in prima battuta ha accolto le nostre richieste e adesso contiamo di portare avanti in tribunale le nostre posizioni di libertà e di tutela della persona e dell’associazione”

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