Viale San Concordio, vandali imbrattano il nuovo box autovelox foto

Nella nottata disegnati sul dispositivo una stella a cinque punte, la sigla 666 e vari scarabocchi con bombolette spray nere

Una stella a cinque punte racchiusa all’interno di un cerchio, la sigla 666 e vari scarabocchi con bombolette spray nere. Così la mano di uno o più vandali, nella notte di ieri (30 dicembre) ha imbrattato il nuovo box autovelox istallato appena la mattina precedente (30 dicembre) sul viale San Concordio a Pontetetto, davanti al distributore Esso.

Un dispositivo molto atteso dal quartiere adiacente a San Concordio, che proprio sul viale subisce continui incidenti spesso dovuti all’alta velocità ed è sottoposto, soprattutto nelle ore di punta, a picchi di traffico molto intenso con conseguente inquinamento da smog e acustico, attestato dall’Arpat oltre le soglie consentite.

Proprio per questo, il gesto di ignoti ai danni del box autovelox ha destato fin da subito lo sconcerto e la condanna degli abitanti di Pontetetto, che sul gruppo Facebook del quartiere osservano: “Speriamo che non siano stati i paesani altrimenti i vandali non avrebbero capito neppure qual è il loro interesse”.

Parole cui si associa un’abitante di questo tratto del viale San Concordio: “Un gesto stupido e senza senso, speriamo che non sia stato un residente del quartiere perché sarebbe ancora più incomprensibile. Sono sconvolta come abitante di Pontetetto, perché una conquista ottenuta dopo tante lotte per migliorare la qualità della vita, che ridurrà il traffico e incentiverà l’utilizzo della bretellina, è stato deturpata a poche ore dalla sua installazione da vandali. Vandali che probabilmente – continua la giovane donna – non sanno quello che fanno, perché secondo quale logica un autovelox può danneggiare una persona, che sia residente o no di quel tratto del viale? Infatti, se a imbrattare il dispositivo è stato un residente, si tratta di un gesto irrazionale dato che l’autovelox contribuisce alla sua stessa sicurezza e a incentivare passaggio dall’altra strada. Dall’altro lato, se è stato qualcuno che non abita qui, è altrettanto stupido, perché potrà percorrere più velocemente questo tratto passando dalla bretellina, e invece se dovrà andare a casa di qualcuno che abita sul viale o negli esercizi commerciali, troverà meno traffico. Traffico appunto deviato sulla bretellina grazie a questo autovelox”.

“Inoltre è un discorso di sicurezza stradale: sul viale San Concordio a Pontetetto ci sono esercizi commerciali e tante abitazioni, è un punto in cui bisogna andare piano. Ci sono anche passaggi pedonali che in passato sono stati fulcro di incidenti molto gravi e mortali, quindi è giusto che lì venga rispettato il limite di 30 chilometri orari. Siccome quel limite non viene rispettato, l’autovelox è necessario”.

“L’imbrattamento dell’autovelox con questi simboli invocanti il satanismo è la dimostrazione decisiva della superficialità e la stupidità delle menti di chi ha commesso questo gesto. Menti – conclude la cittadina – senza un minimo cenno di coscienza del significato di questo dispositivo, sia per questo quartiere che per tutta la città”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.