Rivogliono la tessera del Pd e si rivolgono al tribunale: ricorso respinto

I ricorrenti condannati alle spese processuali

Respinto dal tribunale di Lucca il ricorso che l’ex sindaco di Viareggio, Leonardo Betti, con altri esponenti di spicco del “vecchio” Pd, tramite l’avvocato Stefano Genick, avevano proposto, ex articolo 700, per poter riavere la tessera,  dopo la loro espulsione.

Il giudice Giacomo Lucente ha ritenuto inammissibile il ricorso, condannando contestualmente i ricorrenti a pagare spese processuali.

Due i motivi del rigetto, spiega l’avvocato Genick: la domanda doveva essere proposta con una causa ordinaria e non in via d’urgenza; il giudice ha ritenuto provata l’appartenenza dei ricorrenti a liste civiche antagoniste al Pd e corretto il rifiuto di iscrizione.

E ‘ stata invece respinta l’eccezione con cui il Pd contestava la giurisdizione di Lucente.

“Se non vogliono confrontarsi a Viareggio nella sede del Partito, lo faranno a Lucca in Tribunale”, avevano annunciato mesi addietro. Tutto, secondo i ricorrenti, era nato da quella che che avevano descritto come “una rocambolesca campagna elettorale, durante la quale il Pd, che aveva espresso un proprio candidato, fu commissariato e la scelta del candidato fatta convergere sull’attuale sindaco, Giorgio Del Ghingaro”.

A seguito di quella campagna ai dissidenti del Pd non fu permesso di rinnovare l’iscrizione al partito e per questo motivo avevano dato mandato all’avvocato Stefano Genick affinché tutelasse i loro diritti e costringesse il Pd a ridargli la tessera.

Per i dem si tratta di una vittoria.

“Lordinanza del giudice – afferma il Pd di Viareggio in una nota – riconosce anche la piena legittimità del procedimento seguito dal partito. Nella vicenda il Pd di Viareggio è stato difeso dall’avvocato Nicola Pignatelli. I ricorrenti sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali.

“Esprimo soddisfazione sull’esito finale di questa vicenda– sottolinea Filippo Ciucci, segretario dell’Unione comunale Pd di Viareggio – perché è una chiara e inequivocabile vittoria del Partito Democratico e soprattutto il riconoscimento dell’operato legittimo del suo ex Commissario, Marco Simiani, e la dimostrazione che abbiamo agito con senso di appartenenza e nell’interesse del partito. Il giudice si è espresso sia da un punto di vista formale sull’inammissibilità del ricorso, sia entrando nel merito e facendo riferimento anche ai documenti statutari del Pd, che sono stati tutti rispettati. Siamo da sempre un partito inclusivo, aperto e rispettoso delle idee e continueremo ad esserlo, senza mai dimenticare che all’interno di ogni organizzazione vigono delle regole e che è nostro dovere farle rispettare. Ringrazio l’avvocato e il Partito Democratico regionale per tutto il supporto che ci ha garantito. In questo senso, l’ordinanza è una vittoria per tutto il Partito Democratico della Toscana. Il partito di Viareggio, chiudendo anche questa questione legata al commissariamento, adesso deve guardare avanti con lucidità e serenità”.

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