Telefona in Regione e minaccia di morte il governatore Giani: nei guai un 35enne

Blitz della Digos nella sua casa dopo le indagini: sequestrati il telefono cellulare e la Sim

Nelle prime ore di ieri mattina (14 gennaio) la polizia, con personale della Digos di Firenze e l’ausilio della Digos di Lucca, ha eseguito una perquisizione delegata dalla procura di Firenze a carico di un 35enne residente a Viareggio, soggetto in cura psichiatrica, ritenuto, nell’ambito delle indagini preliminari in corso, l’autore di minacce nei confronti del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in relazione all’impegno profuso dall’ente regionale nella campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione anti Covid-19.

In particolare, il 24 novembre scorso l’uomo avrebbe effettuato una telefonata al centralino della segreteria del governatore toscano entrando nel merito di alcune esternazioni del presidente Giani sulla campagna vaccinale, concludendo la conversazione con minacce di morte.

Nell’abitazione delle indagini all’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato sequestrato un telefono cellulare e la scheda Sim da cui sarebbe pervenuta la chiamata incriminata.

“Ringrazio la Digos e la Polizia di stato. La loro attività è stata, come ho già detto al questore di Firenze, una dimostrazione di efficienza e dedizione che ci consente di continuare a fare il nostro lavoro con serenità. Delle nostre forze dell’ordine siamo orgogliosi”. Così questa mattina, nel corso dell’incontro con i giornalisti allo spazio Pimpa dell’Hub vaccinale del Mandela Forum, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dopo aver appreso la notizia della perquisizione nell’abitazione di quello che è ritenuto l’autore nei mesi scorsi di minacce di morte telefoniche contro lo stesso Giani per l’impegno della Regione nella campagna vaccinale.

Nell’occasione, il presidente ha ribadito: “I no vax rappresentano sempre più un peso. Lo sono nel momento in cui tutti i giorni vanno a chiedere il tampone e ingolfano il sistema. Lo sono nel momento in cui sono la netta maggioranza di coloro che occupano i posti letto negli ospedali. Sono la nettissima maggioranza di coloro che occupano le terapie intensive. Oggettivamente quando c’è da fare un sacrificio nella comunità, quello di vaccinarsi tutti, io devo essere fermo e rigoroso e questo riesco a farlo quando, come in questo caso, le forze dell’ordine ci sono vicine”.

“Esprimiamo la nostra solidarietà al presidente Giani dopo le reiterate minacce di morte telefoniche ricevute da una persona della provincia di Lucca che è stata perquisita. Diciamo stop alla tensione che sta pervadendo la Toscana ed il Paese, e respingiamo con fermezza qualsiasi forma di violenza compresa quella verbale. Cogliamo l’occasione per ringraziare il quotidiano lavoro delle forze dell’ordine, in questo caso l’efficienza di Digos e Polizia”. Lo dichiarano i componenti del gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, il capogruppo Francesco Torselli, il vice-capogruppo Vittorio Fantozzi, ed il consiglieri Diego Petrucci, Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri.

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