“I no vax come gli ebrei e i neri”: raid con i volantini a Lucca nel giorno della memoria foto

Nel messaggio anonimo affisso su muri e lampioni viene citato anche Primo Levi. La condanna del sindaco: "Siamo alla totale degenerazione"

Un accostamento purtroppo non inedito, e la pandemia, nostro malgrado, ce lo ha insegnato. Ancora una volta l’opera dei no vax invade i muri e gli angoli di Lucca e lo fa trascinando in una improbabile associazione la situazione attuale, e in particolare l’obbligo di essersi sottoposti al vaccino per ottenere il green pass e accedere ad uffici e attività pubbliche e private, alle leggi razziali.

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Non un caso che queste nuove scritte siano apparse proprio oggi (27 gennaio), nel giorno in cui si celebra il ricordo e la memoria dell’Olocausto, lo sterminio sistematico degli ebrei per mano nazista. Non è un caso ma per questo è il “caso”: l’intenzionalità del paragone la sottolineano, del resto, gli stessi anonimi autori dei volantini che sono apparsi in varie zone di Sant’Anna, concentrandosi, prima di essere rimossi, lungo viale Puccini – dal sottopasso della rotatoria, fino alla zona dell’autoscuola, a due passi dalla chiesa.

“Nel passato – si legge nel manifesto -: vietato l’ingresso agli ebrei”. Poi subito dopo prosegue l’elenco: “Vietato l’ingresso ai neri”.

E infine l’affondo: “Oggi: vietato l’ingresso ai non vaccinati”. Ma il messaggio dei no vax non finisce qui. Va avanti citando una celeberrima frase tratta dal memoriale di Primo Levi, Se questo è un uomo: “Se comprendere è impossibile – si cita nei volantini – conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare. Le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. Le stesse parole che, in queste ore, in molte scuole della provincia sono lette per ricordare le vittime della Shoah e che qui invece vengono affisse lungo le strade, per protestare e dire no al vaccino.

Un episodio simile ma di segno opposto era accaduto a inizio mese, quando in città erano apparsi volantini contro chi decide di non vaccinarsi: “Zyklon B ai no vax”, era la scritta di cui erano stati cosparsi i muri della città. Un gesto stigmatizzato che sfruttava la stessa similitudine: è noto che si tratta del gas utilizzato dai nazisti per l’eccidio degli ebrei.

Un gesto che è stato subito condannato dal sindaco Alessandro Tambellini: “E’ un fatto molto grave perché associare queste due situazioni dimostra che siamo alla totale degenerazione della ricostruzione storica, della coscienza e della civiltà stessa”. Del fatto il primo cittadino ha voluto informare anche il consiglio comunale, che nel pomeriggio, si è riunito per celebrare la giornata della memoria.

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