Azione legale contro il comitato, appello ai consiglieri per votarne il ritiro

Il caso approda con una mozione di Bindocci in consiglio comunale

Un appello rivolto a tutti i consiglieri comunali per approvare la mozione presentata dal consigliere M5S Massimiliano Bindocci con la quale si chiede il ritiro delle azioni legali intentate dal Comune contro alcuni cittadini di S. Concordio per le critiche sui lavori dei quartieri social.

Il comitato sta raccogliendo firme per sottoscrivere l’appello in vista del consiglio comunale di domani (26 aprile).

“Nel marzo scorso – si sostiene in una nota di rappresentanti del comitato – 4 cittadini di S.Concordio hanno ricevuto, dai legali incaricati dal Comune di Lucca e personalmente dal Sindaco Tambellini, dall’assessore Lemucchi e dall’ex dirigente Tani, la intimazione a pagare entro 15 giorni la somma complessiva di 250.000 per presunto danno all’immagine. I motivi del supposto danno all’immagine consisterebbero in alcune affermazioni riportate dai giornalisti nell’articolo apparso su Lucca In Diretta il 12 febbraio scorso focalizzato sul consumo di suolo realizzato dal progetto della Galleria coperta e su post su Facebook del 22 dicembre 2021 intitolato ‘cosa dice veramente l’ordinanza del gip’ in cui è riportata integralmente l’ordinanza di archiviazione dell’esposto circa la mancanza di conformità della Galleria Coperta e un articolo del febbraio 2021 in cui viene presentato l’esposto e le presunte ipotesi di reato. Come si può constatare dalla lettura degli articoli, nessuno dei 4 cittadini citati ha mai rivolto offese o male parole verso il Comune e la sua amministrazione”.

“I cittadini – è questa la loro versione – avevano chiesto sostanziali modifiche al progetto della Galleria Coperta con due petizioni (nel 2019 e nel 2021), sottoscritte da migliaia di firme, cui il Comune non ha mai risposto, con interventi nei Consigli Comunali aperti (2019), con presidi e flash mob (2020), con i contributi al tavolo del verde e al piano operativo (2018 e 2020), con una mozione consiliare (2021) e molte altre iniziative, tutte rimaste inascoltate da parte dell’amministrazione comunale, forse perché il progetto, approvato nel giugno 2018, non poteva successivamente essere modificato in maniera sostanziale senza perdere il finanziamento”.

“Per le mancate risposte e l’assenza di un dialogo con il Comune, intenzionato a portare avanti a tutti i costi un progetto che appariva inaccettabile, nel febbraio 2021, quando l’inizio dei lavori dentro il Parco era imminente – si ricorda nella nota -, è stato presentato un esposto alla Procura, supportato anche da un autorevole parere legale. L’esposto era l’ultimo ed estremo strumento che era rimasto a disposizione dei i cittadini per far rivedere il progetto e per ottenere la verifica che la procedura fosse in regola e che l’impatto irreversibile delle costruzioni che si andavano a fare fosse legittimo. Esposto che è stato archiviato per la mancanza di elementi soggettivi del reato”.

“Ancora oggi ci sono comunque molti interrogativi sull’esecuzione del progetto della Galleria Coperta – prosegue il comitato -, come emersi nella conferenza stampa di ieri. Si crede che le azioni legali del Comune siano anche conseguenza della insoddisfazione dell’amministrazione comunale per il risultato dei Quartieri Social a S. Concordio, ove ha speso molti milioni di denaro pubblico con l’intenzione di fare lavori utili e graditi alla popolazione, e invece ne sono venute opere dal pesante impatto ambientale che sono state giudicate, anche al di fuori del Quartiere, in maniera molto negativa. Purtroppo il messaggio che rischia di passare è che ai cittadini non conviene occuparsi della cosa pubblica, e che è non è consigliabile cercare di difendere il proprio quartiere e l’ambiente in maniera del tutto disinteressata ed in buona fede”.

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