Risse in piazza San Michele, nuovi guai per due

Un 43enne arrestato per violazioni della sorveglianza speciale, l'altro, un 23enne, è stato espulso

Nuovi guai per due dei protagonisti delle ultime due risse in piazza San Michele. Per l’episodio più recente uno dei due era anche finito in manette, trovato tra l’altro con coltello e catena, usata come arma. Ma il 43enne, che si trovava in regime di sorveglianza speciale, non avrebbe dovuto né avere con sé armi, né accompagnarsi con persone pregiudicate.

Dopo aver documentato violazioni di questo genere, la polizia ha fatto scattare nuovamente le manette ai polsi del 43enne, applicando l’articolo 75 del codice antimafia che permette in casi come questo l’arresto anche al di fuori della flagranza. E così quando ieri si è presentato in questura per l’obbligo di firma, in seguito all’arresto per resistenza a pubblico ufficiale di qualche giorno fa, gli agenti gli hanno notificato l’arresto. In attesa della direttissima è stato collocato ai domiciliari.

Gli agenti delle volanti hanno analizzato le diverse violazioni poiché accompagnandosi ad altri pregiudicati ha partecipato a due risse, e in una di esse è stato trovato in possesso di coltelli e catena munita di lucchetto, usata come arma. Infine era risultato assente a due controlli domiciliari nelle ore prescritte.

Un altro partecipante alla rissa, un 23enne di origini marocchine, essendo non in regola con il permesso di soggiorno era stato denunciato il 26 maggio scorso, dopo essersi in più reso protagonista di alcuni episodi che hanno destato preoccupazione, sempre nella zona di piazza San Michele.

Il 31 maggio scorso gli agenti lo hanno di nuovo rintracciato sul territorio e lo hanno portato all’ufficio immigrazione che gli ha notificato il decreto di espulsione emesso dal prefetto e l’ordine di trattenimento al Cpr di Torino emesso dal questore ed eseguito ieri (1 maggio).

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