Irregolarità nella comunicazione dei prezzi al ministero: sanzionati due distributori di carburante

Pompe di benzina sotto la lente della Guardia di Finanza per evitare speculazioni e garantire la trasparenza

Irregolarità nella comunicazione dei prezzi praticati alle pompe di benzina al ministero dell’interno, non a norma due delle strutture controllate dalla Guardia di Finanza.

Controlli delle fiamme gialle nei distributori di benzina: in 4 nei guai

I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, dopo un’indagine avviata per contrastare pratiche commerciali scorrette e nell’ambito vigilanza sulla disciplina dei prezzi, hanno individuato una serie di distributori stradali di prodotti petroliferi connotati da profili di rischio in ordine all’osservanza della normativa di settore.

L’attività di polizia economico – finanziaria, originata sia dall’analisi di rischio della componente speciale della Guardia di finanza in materia di esposizione e pubblicazione dei prezzi dei carburanti sia dalla valorizzazione degli elementi raccolti nel corso del controllo economico del territorio, si è concentrata, in particolare, sulla posizione di alcuni gestori di stazioni di servizio potenzialmente inadempienti riguardo alle previste comunicazioni telematiche desumibili dall’Osservatorio prezzi carburanti.

I successivi accertamenti condotti nelle scorse settimane dalle fiamme gialle di Lucca, Viareggio e Castelnuovo di Garfagnana nei confronti del ristretto nucleo di soggetti potenzialmente a rischio di irregolarità, hanno consentito di rilevare che il 25% (2 su 8) dei distributori controllati sono risultati non in regola con le comunicazioni riguardanti l’Osservaprezzi carburanti del ministero dello sviluppo economico, con conseguente irrogazione delle previste sanzioni pecuniarie. Com’è noto, l’obiettivo della normativa vigente è garantire la massima trasparenza possibile nel mercato dei carburanti, con un occhio di riguardo alla tutela dei consumatori.

Svolti anche accertamenti sulla corrispondenza tra il prezzo pubblicizzato e quello alla pompa, per verificare se il costo indicato fosse poi lo stesso impostato nell’erogatore, sulla cartellonistica stradale e all’interno delle stazioni di rifornimento.

I controlli rientrano nel contesto dell’impegno della Guardia di Finanza a tutela dei consumatori. I controlli continueranno in vista della stagione estiva e del perdurare della situazione di incertezza sui mercati di approvvigionamento delle risorse energetiche.

Foto d’archivio non riferita all’operazione

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