Operaio si ferisce al braccio mentre lavora a un macchinario foto

Infortunio alla ditta Bama Group di Altopascio

E’ rimasto con il braccio ferito ma fortunatamente senza subire amputazioni come era stato riferito in un primo momento, mentre si metteva al lavoro ad un macchinario. Forse una svista o una manovra azzardata sono alla base dell’incidente che ha coinvolto un operaio di 36 anni, originario della Macedonia.

L’uomo è rimasto ferito, per cause che sono in corso di accertamento, mentre si trovava a lavoro alla ditta Bama Group di Altopascio in via Pertini, attorno alle 6 di stamani (5 luglio).

Al momento del cambio turno, l’operaio sarebbe andato sotto il macchinario rimanendo ferito ad un braccio. E’ stato subito soccorso dai colleghi presenti, che hanno chiesto l’intervento del 118 e si sono prodigati per il 35enne.

La centrale operativa ha inviato sul posto l’ambulanza della Croce Verde di Porcari con medico. I sanitari, prestate le prime cure, hanno trasferito il 36enne al pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca dove è stato stabilizzato prima del trasferimento al nosocomio di Cisanello.

“Il nostro dipendente – sottolinea l’azienda in una nota – è stato prontamente soccorso dai suoi colleghi, che gli hanno prestato le prime cure e hanno immediatamente contattato il pronto intervento. Senza dubbio la loro prontezza e lucidità sono state di fondamentale aiuto nell’attesa del personale sanitario”.

“Come azienda – spiega Bama – restiamo costantemente in contatto con la famiglia e con il personale sanitario,  per accertarci che venga fatto tutto il possibile per garantire un pieno recupero. La nostra politica aziendale prevede investimenti costanti in macchinari di ultima generazione in grado di garantire elevati standard di sicurezza”.

“Allo stesso modo – aggiunge l’azienda – investiamo nella formazione dei lavoratori con corsi di aggiornamento su sicurezza e attività di primo soccorso. Tutte queste misure, unite alla grande determinazione e prontezza dei nostri dipendenti, hanno evitato che la situazione volgesse al peggio. Proprio a loro vogliamo rinnovare i nostri più sentiti ringraziamenti: ancora una volta il capitale umano si è dimostrato insostituibile, anche davanti alla tecnologia più innovativa”.

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