Biglietti per il Summer Festival a prezzi sette volte superiori rispetto al botteghino: maxisanzione dell’Agcom a Viagogo

Il portale web svizzero nel mirino dell'autorità di garanzia per i concerti di Paolo Conte, Brunori Sas e per l'evento dell'anno prossimo di Celine Dion

Ci sono anche tre eventi del Lucca Summer Festival tra i 131 monitorati dall’Agcom e alla base della maxisanzione da 23 milioni di euro alla società Viagogo.

Il portale web la cui sede legale è in Svizzera secondo autorità per la garanzia delle comunicazione, a seguito di indagini svolte dalla guardia di finanza, avrebbe messo in vendita biglietti per 131 eventi, nel mirino dell’inchiesta, con prezzi maggiorati anche di sei o sette volte rispetto al prezzo reale. L’istruttoria ha accertato violazioni delle norme sulla vendita o sul collocamento sul sito viagogo.it di titoli di accesso per eventi di artisti come Maneskin, Vasco Rossi, Sting, Green Day, Dua Lipa, Pearl Jam, Placebo, Cesare Cremonini, Paolo Conte e Andrea Bocelli.

Tra i 131 concerti anche tre del Lucca Summer Festival, che è ovviamente parte lesa della vicenda: Paolo Conte, Brunori Sas, e addirittura un  evento del 15 luglio del prossimo anno, il live di Celine Dion che era saltato a causa della pandemia nel 2020. “Viagogo – ricorda una nota dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni – gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta essere titolare di sistemi di emissione. La normativa di riferimento – articolo 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, 232 – vieta la vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione. Viene fatta salva unicamente la vendita ad un prezzo uguale o inferiore a quello nominale di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da una persona fisica in modo occasionale, purché senza finalità commerciali”.

In particolare, la guardia di finanza, attraverso il monitoraggio anonimo della piattaforma web, ha fotografato, individuato e cristallizzato le modalità di acquisizione diretta di titoli di accesso ad eventi che sarebbero poi stati rivenduti a prezzo maggiorato agli utenti finali. Il provvedimento finale è stato assunto con il formale concerto dell’Agcom, secondo quanto previsto dalla legge. L’autorità evidenzia che la pratica del secondary ticketing ha l’effetto di inflazionare i prezzi dei biglietti, aumentando le barriere per l’accesso dei consumatori e cittadini italiani a eventi culturali, anche a danno della comunità degli artisti, degli organizzatori di eventi e dei rivenditori primari.

Si legge infatti nel provvedimento: “Il comportamento posto in essere dalla società Viagogo AG deve ritenersi di gravità elevata in considerazione della rilevazione di numerosi episodi di violazione dell’articolo 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, numero 232 attraverso la messa in vendita o il collocamento di titoli di accesso a spettacoli anche a prezzo superiore rispetto a quello nominale. La gravità delle violazioni emerge altresì dal fatto che la Società ha posto in essere le descritte condotte illecite, utilizzando sia la propria piattaforma, avente un’accessibilità globale, sia ampliando ulteriormente la propria platea di utenti attraverso l’utilizzo di una strategia multipiattaforma, con lo scopo di massimizzare il volume di biglietti venduti”.

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