Mercato del Carmine, il Comune: “La priorità è far partire i lavori di restauro del complesso”

L’amministrazione dopo la sentenza che ha annullato l’ordinanza di sgombero: “Dovere è privilegiare l’interesse pubblico. La zona dell’edificio dove sono i negozi è a rischio inagibilità”. Confcommercio: “Ora si riprenda il dialogo”
“In merito all’annullamento dell’ordinanza riguardante lo sgombero del Mercato del Carmine per l’avvio del cantiere di restauro, l’amministrazione comunale sta valutando attentamente con i propri tecnici e legali il percorso necessario all’avvio dei lavori programmati e per garantire lo svolgimento degli stessi”. Questa la nota ufficiale all’indomani della sentenza del tribunale di Lucca.
“Il restauro del grande complesso architettonico – spiega il Comune – e la sua nuova valorizzazione sono un obiettivo strategico dell’intera città e il finanziamento Pnrr da 4 milioni non può essere perso perché rappresenta un’opportunità irripetibile per evitare che il degrado della struttura prosegua per altri decenni. Il Comune di Lucca ha il dovere di privilegiare l’interesse pubblico e, il prolungarsi dell’occupazione dei fondi – in una zona dell’edificio peraltro a rischio di inagibilità – rende sempre più urgente l’avvio dei lavori per non mettere in pericolo il rispetto delle già stringenti tempistiche a cui è sottoposto il finanziamento Pnrr“.
Di segno opposto la posizione di Confcommercio che ha invece appreso con soddisfazione del pronunciamento del tribunale di Lucca che ha bloccato l’ordinanza di sgombero. “In questi mesi – si legge in una nota dell’associazione – Confcommercio ha lavorato sotto traccia, vista la delicatezza della questione, per contribuire alla ricerca di una soluzione che permettesse il rilancio della struttura, certamente di fondamentale importanza per la città, ma al tempo stesso anche la salvaguardia delle attività esistenti, alcune delle quali contraddistinte da una storia pluridecennale”. “Alla fine – prosegue la nota – l’intesa fra i soggetti coinvolti, vale a dire il Comune, la società vincitrice del bando per la riqualificazione del Carmine e i privati commercianti dell’area, purtroppo non è arrivata. E gli imprenditori coinvolti si sono visti costretti a ricorrere alle aule di un tribunale per impedire il loro sfratto”. “Adesso che il giudice ha messo un punto fermo sulla vicenda – insiste Confcommercio – esprimiamo in primo luogo tutta la nostra vicinanza alle attività commerciali coinvolte, che hanno visto sancito il loro diritto a rimanere al proprio posto. Al tempo stesso, chiediamo all’amministrazione comunale e all’azienda vincitrice del bando di riprendere il dialogo con gli imprenditori dell’area del Carmine, ricordando come la conservazione delle attività esistenti fosse uno dei punti cardine del bando di riqualificazione dello storico mercato”.