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L'intervento |
Cronaca
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Primo maggio a Capannori, Rontani attacca: “Spesi 180mila euro e intanto non si fanno lavori urgenti”

14 maggio 2025 | 19:47
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Primo maggio a Capannori, Rontani attacca: “Spesi 180mila euro e intanto non si fanno lavori urgenti”

Il consigliere di Capannori Cambia: “Continuiamo ad andare avanti con costose feste in piazza o ci prepariamo al dissesto in aula?”

Una volta si faceva attenzione nel pubblicare puntualmente e correttamente all’albo pretorio le delibere da rendere esecutive, pur dichiarate immediatamente eseguibili. Una delibera approvata dalla giunta di Capannori il 18 marzo 2025, non sarebbe mai stata pubblicata addirittura il 6 di maggio, considerando oltretutto che riguarda i concerti in piazza, già tenuti il 30 aprile, 1 maggio e 2 maggio. Ma Capannori è ormai una specie di Stato libero, dove tutto è sempre possibile…”. La pensa così il consigliere di Capannori Cambia, Paolo Rontani.

“Così, dopo quasi due mesi dalle decisioni prese – spiega Rontani – la cittadinanza capannorese può sapere, leggendo finalmente la delibera 93, che i costi impegnati per questo evento ammontano a 180mila euro. Con sponsorizzazioni offerte da ditte che lavorano per il Comune di Capannori  pari a… 4800 euro più Iva, l’intera cifra risulta tutta coperta dai fondi in bilancio 2025. Negli ultimi anni, i costi dell’ormai famoso concerto del Primo maggio, definito in delibera “una testimonianza della volontà dei cittadini di condividere…un messaggio comune di consapevolezza e di visione dei diritti fondamentali” (?!) risultano quasi raddoppiati. Come lo sono i problemi irrisolti del territorio, di cui, assieme al mio gruppo, stiamo costantemente cercando di sollevare la gravità. Per questo interveniamo, pure in Consiglio, sui pericoli delle strade lasciate in dissesto, sui lavori pubblici che non vanno avanti o che ci vanno male, su una piscina comunale dalla struttura sottoposta a vulnerabilità sismica, su interventi pubblicizzati e poi spariti (che fine ha fatto il progetto del fabbricato dove trasferire “al più presto” sede e mezzi per i cantonieri e lo stesso archivio comunale, attualmente affollato da topi e umidità?)”.

“Intanto va bene che spendiamo 180mila euro per feste e divertimento – dice Rontani – una cifra pari esattamente al doppio dei 90mila euro, dichiarati frettolosamente tre giorni fa dall’assessore Francesconi da usarsi per i lavori al cimitero di San Ginese (interessato da frane sin dal 23 marzo) così come evidenziato da Noi Tv per un servizio-verità su quelle tombe distrutte, trasmesso appunto il 7 maggio (però l’atto di impegno non c’è). Prima di Pasqua, il Comune di Capannori ha ricevuto una delibera della Corte dei Conti, sezione di controllo per la Toscana, relativa a verifiche effettuate sui rendiconti di gestione 2020 e 2021. I complessi contenuti della stessa, accertano ben due disavanzi non correttamente rilevati dal Comune, pari a -2.036.457,62 di euro per il 2020 e -4.379.885,72 di euro per il 2021 e sono da considerarsi, come sostiene la Corte, “espressione di situazioni sottostanti, contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria”. L’ente ha 60 giorni di tempo dal 17 aprile, per dimostrare d’aver già rimediato tutto nel rendiconto 2024 o per assumere quelle scelte di auto finanziamento che la legge gli impone per rimediare. Signor sindaco, continuiamo ad andare avanti con costose feste in piazza o ci prepariamo al dissesto in aula?“.