La Lucchese è ufficialmente fallita. Società in mano a un curatore, tempi rapidi per l’asta
Vista la scadenza per l’iscrizione al prossimo campionato potrà continuare l’esercizio di impresa. Debiti vicini ai 5 milioni di euro
La Lucchese è ufficialmente fallita.
Così ha deciso il tribunale che ieri (21 maggio) si era riservato la decisione dopo aver ascoltato le parti creditrici, in particolare i calciatori e il Comune di Lucca, oltre che il revisore dei conti Liban Varetti.
La decisione è arrivata “rilevato lo stato di insolvenza”, si legge in sentenza, e che “non sono state rappresentate né risultano circostante impeditive e che all’iniziale manifestazione di interesse presentata non è seguita nessuna seria e concreta proposta valutabile”.
Dalle carte emergono debiti tributari per oltre 1,1 milioni di euro, oltre 289mila euro di spese legali a vario titolo, verso l’amministrazione comunale per circa 55mila euro, oltre ai debiti di oltre 4,3 milioni risultati dal bilancio al 30 giugno 2024.
Il tribunale ha dichiarato aperta la procedura di liquidazione giudiziale. Giudice delegato è la dottoressa Giorgia Maria Ricotti, curatore il dottor Claudio Del Prete. Lo stesso potrà continuare l’esercizio di impresa viste le necessità di adempiere entro la scadenza del 6 giugno le procedure per l’iscrizione al campionato.
Nel frattempo verrà fatta una valutazione della società per indire un’asta per l’acquisizione della società dalla curatela. Se nessuno si presentasse a quel punto la Lucchese non potrebbe iscriversi al prossimo campionato di serie C.
L’udienza per l’esame dello stato passivo della società è comunque fissato per il prossimo 9 settembre alle 9. Nel frattempo c’è tempo per i creditori di insinuarsi nello stato passivo.
Il fallimento, dunque, non rappresenta necessariamente una notizia negativa. La società non è più nelle mani di Benedetto Mancini ed è stato fatto tutto rapidamente per vedere se qualche interessato si presenterà all’asta fallimentare per continuare la gloriosa storia rossonera.
Inizia, insomma, un nuovo conto alla rovescia.