Carabinieri, in un anno 432 arresti e 2.500 denunce foto

Oltre 14mila reati perseguiti (pari al 67% di quelli verificatisi nell’intera provincia), 432 arresti e oltre 2500 denunce. 25mila i servizi preventivi e 1400 quelli relativi all’ordine pubblico. Questi i numeri relativi al 2017 dell’Arma dei Carabinieri della provincia di Lucca, snocciolati questa mattina (5 giugno) dal comandante provinciale, il colonnello Giuseppe Arcidiacono in occasione del 204esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Relativamente ai primi 5 mesi del 2018, Arcidiacono ha aggiunto che si registra una flessione dei delitti ed un lieve aumento delle persone identificate, arrestate o deferite all’autorità giudiziaria. Il comandante si è poi congratulato con tutti i suoi militari per l’ottimo lavoro svolto.

Particolarità di questa edizione è stato l’encomio speciale conferito da carabinieri allo studente del liceo delle scienze umane Paladini Hamsa Latfimi, che con grande coraggio, intervenne a difesa di una insegnante della scuola che fu aggredita da un suo coetaneo colto da un raptus di violenza. Si tratta di un premio molto significativo che vuole sottolineare l’attenzione dell’Arma verso il fenomeno in costante aumento del bullismo tra i banchi di scuola, specie dopo il caso scoppiato all’Itc Carrara, dove sei studenti sono indagati per le angherie e le minacce ad un docente di italiano, filmate in quattro video poi pubblicati sul web.
La cerimonia si era aperta con gli onori per i gonfaloni dei vari comuni della provincia guidati da quello del Comune di Stazzema, decorato con la medaglia d’oro al valor militare, accompagnati dai labari delle sezioni provinciali dell’Associazione nazionale carabinieri, delle associazioni combattentistiche e d’arma. A seguire, gli onori per il prefetto di Lucca Maria Laura Simonetti e per il comandante provinciale Arcidiacono. Le istituzioni sono state accolte da un plotone in alta uniforme che richiamava quella che indossavano i carabinieri toscani nel 1859, anno della loro fondazione.
Dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di quello del comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri, è stata la volta del comandante Arcidiacono che ha esordito ricordando le origini dell’Arma e ringraziando il prefetto, i rappresentanti delle altre forze dell’ordine presenti (per la polizia, il questore Vito Montaruli e per la guardia di finanza il colonnello Massimo Mazzone), i sindaci dei comuni e anche le autorità religiose per la collaborazione e l’armonia con cui le varie istituzioni cooperano per la tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Arcidiacono ha anche voluto ricordare le persone che sono cadute nell’adempimento del loro dovere, esprimendo a nome dell’Arma la vicinanza ai familiari.
“È fondamentale, per accrescere il livello di sicurezza, il coordinamento tra le varie forze di polizia – ha detto Arcidiacono -, non solo nel campo della prevenzione ma ancora di più in quello delle investigazioni che l’attenta azione del procuratore della Repubblica Pietro Suchan e dei sostituti procuratori, valorizza consentendo una rapida ed efficace azione di contrasto all’attività criminale. Ringrazio i sindaci per la collaborazione nel garantire maggior sicurezza, attraverso interventi che assicurano la vivibilità, il decoro urbano e la partecipazione attiva, aspetto sempre più importante anche grazie ai protocolli di controllo di vicinato”.
“Era il 1814 quando a Torino nasceva l’Arma dei carabinieri, composta da militari scelti tra le fila dell’armata sarda, per essere assegnati ai nuovi presidi sul territorio e salvaguardare le istituzioni e tutelare il bene collettivo – prosegue Arcidiacono -. I carabinieri arrivarono in Toscana il 24 luglio 1859, quando venne costituita la legione dei carabinieri toscani. Il 16 gennaio 1860 furono create 3 divisioni: Firenze, Siena e Livorno. Di quest’ultima faceva parte anche la compagnia di Lucca. Dalla compagnia di Lucca, che già al tempo aveva sede in Cortile degli svizzeri, dipendevano le luogotenenze di Pietrasanta, Pescia, Lucca e 24 stazioni territoriali. Oggi, ancora questo è il nostro tratto distintivo. Le nostre stazioni sono diventate il perno della sicurezza sul nostro territorio”.
“Quelli appena trascorsi, sono stati mesi difficili – conclude Arcidiacono -: è sempre crescente la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini. La percezione di un tale stato di disagio ci induce ad uno sforzo ulteriore per contenere fermamente tale fenomeno. Sul territorio abbiamo un dispositivo che prevede ben 41 presidi, 33 stazioni territoriali, 7 stazioni dei carabinieri forestali e un nucleo per la biodiversità. Sostenuti senza soluzione di continuità nelle 24 ore da ben tre aliquote radiomobili di pronto intervento. L’arma dei carabinieri si conferma in questa provincia, come nelle più remote contrade d’Italia, un irrinunciabile presidio di legalità e una presenza rassicurante per le popolazioni. Continueremo ad assicurare ai cittadini un maggior impegno per aumentare il livello di operatività dell’istituzione”.
Terminata l’orazione del comandante, è stata poi la volta delle onorificenze conferite ai militari che si sono particolarmente distinti nella loro attività. Sono stati conferiti gli elogi a: luogotenente Massimo Merlo; brigadiere Sandro Podda; encomio semplice invece per: il brigadiere capo Daniele Salerno, il brigadiere capo Arturo Franco Porciello, l’appuntato scelto con qualifica speciale Claudio Napoli; compiacimento per il brigadiere Paolo Providenti e per il luogotenente Giulio Vincenzi, il maresciallo maggiore Marco Scoti, l’appuntato scelto con qualifica speciale Alessandro Sini, l’appuntato scelto Giovanni Elies, l’appuntato Giorgio Romagnoli; e ancora per il luogotenente con cariche speciali Romolo Castellano, il luogotenente Alessandro Bugari, il maresciallo maggiore Dante Limongi e il vice brigadiere Luigi Bebbu; al luogotenente con cariche speciali Vincenzo Galluzzo; al luogotenente con cariche speciali Carlo Santopietro; al luogotenente con cariche speciali Roberto Lattanzi, al maresciallo maggiore Graziano Tranquilli, al maresciallo Alessandro Pietrobono, al brigadiere Arturo Franco Porciello e all’appuntato scelto con qualifica speciale Antonio Palmas.
È stata poi assegnata ai luogotenenti con cariche speciali Luigi Lazzini e Fulvio Starace e al brigadiere capo con cariche speciali Osvaldo Salotti la Medaglia mauriziana al merito per i 10 lustri di carriera militare, onorificenza concessa direttamente dal Presidente della Repubblica.
La Croce d’argento per anzianità di servizio militare, concessa dal ministro della difesa, è stata invece assegnata all’appuntato scelto Giovanni Elies.
Terminate le decorazioni per i militari, sono stati stati premiati anche i 4 studenti migliori tra coloro che erano stati invitati a scrivere un elaborato sul tema del bullismo nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione su questo tema portato avanti dai carabinieri e dall’ufficio scolastico provinciale. Gli studenti premiati sono: Hala Afiane, Leonardo Licalsi e Arjuna Samuele Franchini. Gli studenti sono stati premiati dal prefetto di Lucca Maria Laura Simonetti, dal sindaco Alessandro Tambellini, dalla dirigente dell’ufficio scolastico territoriale Donatella Buonriposi e dal colonnello della guardia di finanza Massimo Mazzone.
In conclusione della cerimonia, la consegna del riconoscimento speciale per Hamsa Latfimi che “non curante del pericolo di violenza ai suoi danni – si legge nel testo dell’encomio che gli è stato consegnato -, in occasione di aggressione ad una docente da parte di un coetaneo che, in preda ad improvviso violento raptus, stringeva le mani intorno al collo dell’insegnante, non esitava ad intervenire contrastando energicamente l’aggressore che, dopo breve colluttazione, riusciva ad allontanare”. Il gesto è stato sottolineato dall’applauso delle molte persone intervenute per assistere alla cerimonia.

 

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