Non rispetta i patti, figlio ‘diseredato’ dai genitori

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Anche i ricchi piangono, a volte. I grossi patrimoni familiari spesso invece di creare benessere e serenità diventano motivo di scontro e capita che finiscano anche in un’aula di Tribunale. Una nota a facoltosa famiglia di imprenditori della Versilia non è riuscita a dirimere una delicata e particolare controversia riguardante la fetta più grossa del patrimonio ed è dovuta ricorrere alle vie legali. I genitori si sono ripresi la gestione dell’impero di famiglia.

Nei giorni scorsi la suprema Corte di Cassazione ha scritto la parola fine sulla vicenda. Il rampollo di famiglia aveva infatti impugnato di fronte ai giudici di Piazza Cavour il provvedimento dei genitori che si erano ripresi la gestione di sei immobili, le quote di maggioranza di una società e un conto deposito: la cassaforte di famiglia. Anni prima i genitori avevano sottoscritto un accordo con il figlio che era divenuto fiduciario del patrimonio ma con obblighi chiari e precisi. In seguito, tuttavia, si era reso necessario chiedere la retrocessione della titolarità degli immobili e del resto del patrimonio in quanto il figlio aveva dimostrato di non sapere gestire correttamente i beni e di non avere riguardo per i bisogni dei genitori. Il tribunale di Lucca aveva accolto la richiesta dei genitori di ritornare in pieno possesso di tutti i beni, eliminando il figlio dalla carica di fiduciario. Anche la Corte d’Appello di Firenze circa un anno fa aveva ratificato tale decisione stabilendo che il figlio non aveva mantenuto fede agli obblighi stabiliti nel patto scritto con i propri genitori. Di stesso avviso i giudici della Corte di Cassazione che hanno respinto il ricorso del figlio giudicandolo infondato e condannandolo anche a 3mila euro di spese legali. Soldi di affitto, utili delle quote societarie e interessi che il figlio tratteneva interamente per sé, secondo i giudici, senza corrispondere nulla ai genitori che gli avevano dato fiducia dandogli di fatto carta bianca nella gestione del patrimonio familiare. Una famiglia ricca ma non felice, evidentemente.

Vincenzo Brunelli

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