Ladro nascosto nel materasso catturato con il complice foto

di Roberto Salotti
Uno di loro si era nascosto dentro al materasso della camera del bed and breakfast che aveva affittato come base logistica per compiere furti alla periferia di Lucca, approfittando del periodo di Comics e forse dell’attenzione rivolta dalle forze dell’ordine alla sicurezza della manifestazione. Si sbagliavano i due ladri finiti in manette tra il 30 e il 31 ottobre scorsi dopo il raid in almeno due abitazioni, da Pieve Santo Stefano a San Macario in Piano. I malviventi sono stati catturati uno ad uno, dopo una infruttuosa fuga dalle pattuglie di squadra mobile e volanti. In manette, per primo e in flagranza, è finito Refael Bibaj, 27 anni, albanese e il presunto complice, il connazionale Alfred Lleshi, 24 anni, entrambi ‘sconosciuti’ alle forze dell’ordine ma ritenuti non nuovi a episodi come quelli di cui, per l’accusa, si sarebbero resi protagonisti negli ultimi giorni.

Da qualche giorno gli investigatori della squadra mobile diretti dal commissario Silvia Cascino, stavano tenendo d’occhio una Mercedes (poi risultata rubata a San Giuliano Terme) che era stata segnalata nei pressi di alcuni luoghi alla periferia di Lucca dove erano stati scoperti furti in abitazione. Quell’auto torna di nuovo in movimento, dopo un paio di giorni di cui se ne erano perse le tracce, la sera del 31 ottobre, primo giorno di Lucca Comics and Games. Gli agenti l’hanno intercettata in via delle Nubache, a Pieve Santo Stefano dove dall’abitazione di un’anziana era stato portato via un rosario e pochi altri oggetti di scarso valore. Quando i due ladri che si trovavano a bordo della macchina hanno notato le pantere della questura, hanno inchiodato, sono scesi dall’auto e hanno iniziato una fuga nella boscaglia, separandosi. Uno dei due, Bibaj, è stato subito bloccato e trovato con il rosario della proprietaria di casa e con un cacciavite che la scientifica ha poi indicato come strumento compatibile con i segni di scasso trovati su una porta dell’abitazione appena presa di mira. Il 27enne è stato così condotto in questura in stato di arresto, ma qualche ora dopo – mentre ancora continuavano invano le ricerche del secondo uomo – ecco che questi chiama sul cellulare il complice, da un numero fisso di Lucca, che corrispondeva proprio a quello del B&B dove aveva una camera. A quel punto, gli agenti fanno scattare il blitz nella struttura (all’oscuro di tutto, ovviamente, e totalmente estranea alle contestazioni) ma non trovano nessuno. Forse il presunto complice aveva capito che il suo compagno era finito nella rete della polizia. Gli investigatori attendono dunque l’indomani e la mattina del 31 tornano nella struttura per una nuova perquisizione. Sembra che l’uomo non ci sia, ma quando due agenti sollevano il materasso della camera da letto a caccia di qualche indizio utile si rendono conto che era troppo pesante. Dentro, dopo averlo tagliato, c’era nascosto il presunto ladro, che è finito anche lui in manette. La polizia lo ha trovato con tre orologi, 2 cellulari, una macchina fotografica e altro materiale, che sono risultati provento di un secondo furto, che nel frattempo era stato segnalato dai proprietari di casa, in una abitazione di via delle Gavine a San Macario in Piano. Con sé aveva anche 150 euro, in banconote, compatibili con quelle che erano state trafugate dalla casa. Per questo è stato fermato anche lui con l’accusa di furto aggravato in concorso con il complice. Per entrambi, in attesa dell’udienza di convalida, si sono aperte le porte del carcere San Giorgio di Lucca.

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