Violenza donne, una panchina rossa per ricordare Vania foto

Si è svolta oggi (12 dicembre) nella Cittadella della Salute Campo di Marte l’iniziativa Ricordando Vania e le vittime di femminicidio, promossa dalla zona distretto della Piana di Lucca e dal consultorio di Lucca. Nell’occasione è stata inaugurata, nello spazio verde di fronte all’entrata principale del padiglione storico, la panchina rossa simbolo del contrasto a ogni forma di violenza sulle donne.

La decisione di collocare una panchina rossa nel cuore di Campo di Marte è frutto di una scelta precisa. La Cittadella della Salute è infatti il luogo per eccellenza della prevenzione ed è qui che è stato deciso di ricordare Vania Vanucchi, giovane operatrice sanitaria vittima di femminicidio. Proprio in quest’area Vania era stata aggredita e data alle fiamme da un collega il 2 agosto 2016, per poi morire all’ospedale di Pisa il giorno successivo.
Alla giornata, insieme a tanti operatori sociosanitari, cittadini, rappresentanti di associazioni e studenti, hanno preso parte i genitori della ragazza, Alvaro e Giovanna. La mamma di Vania ha anche completato la verniciatura rossa della panchina, insieme alle operatrici dell’associazione La Luna, ed ha deposto dei fiori dedicati alla sua amata figlia.
“Questa iniziativa – ha evidenziato il direttore della Zona Distretto Piana di Lucca Luigi Rossi – è partita dal basso, dalle operatrici e dagli operatori che hanno lavorato con Vania, che hanno voluto organizzare questo momento di ricordo e hanno deciso di installare questa panchina dall’alto valore simbolico, perché fatti del genere non accadano più e perché si possa scommettere sul presente e sul futuro. Per l’installazione ringrazio in particolare l’Ufficio Tecnico aziendale, guidato dall’ingegner Nicola Ceragioli, con una citazione particolare per il geometra Giulio Gallo”.
“Qui a Campo di Marte – ha detto l’assessore alle politiche formative ed alle politiche di genere del Comune di Lucca Ilaria Vietina – è stata inferta alla nostra comunità una ferita profonda e dolorosa. Proprio in un luogo in cui si offre salute e prevenzione si è consumato due anni fa uno dei più terribili femminicidi del nostro territorio. La comunità lucchese ha risposto in modo corale e questa è l’unica maniera con cui possiamo combattere la violenza. Fondamentale quindi il contributo di tutti e vorrei sottolineare in particolare il percorso del codice rosa e la centralità del consultorio”.
“Per combattere la violenza – ha ribadito il presidente della Provincia Luca Menesini – è stata formata una rete e grazie ad un grande lavoro culturale si sta lavorando per arrivare sempre alla denuncia ed all’accoglimento della denuncia. Siamo tutti coinvolti nel percorso e questo messaggio deve diffondersi sempre di più nella comunità. Grazie a chi ha organizzato l’iniziativa odierna: questo luogo di ricordo deve rappresentare anche un simbolo di cambiamento culturale”.
“A nome delle istituzioni e dell’azienda – ha detto il direttore servizi sociali Azienda Usl Toscana nord ovest Laura Brizzi – ringrazio per la loro partecipazione i genitori di Vania. Qui oggi sono presenti molti componenti della rete, istituzionale e non istituzionale, che si occupa della presa in carico dei casi di violenza ed è una rete sempre più forte. Quello che mi fa piacere è poi la presenza di molti giovani: loro devono farsi portavoce del no alla violenza e rappresentare la nostra speranza in un futuro migliore”.
“Il consultorio – ha sottolineato la responsabile dell’unità funzionale consultoriale zona Piana di Lucca, Patrizia Fistesmaire – rappresenta la porta di accesso per molti percorsi. Tra questi il percorso di sostegno alla genitorialità in tutte le sue dimensioni. Dalla consegna del libretto di gravidanza, fino ai primi anni di vita, il Consultorio accompagna ad una genitorialità consapevole. La maternità è un’occasione importante per la prevenzione, poiché è da qui che si possono sradicare i condizionamenti culturali, gli sterotipi e le credenze che talvolta legittimano comportamenti violenti, presenti fin dai primi anni di vita. Grazie alla rete con il codice rosa, la piana di Lucca si è sempre distinta per un lavoro autentico di costruzione della rete, nel rapporto con i Comuni, con la Provincia e con le associazioni ed è sempre più importante investire sull’educazione e sulla formazione dei ragazzi e delle ragazze”.
“Questa panchina – ha aggiunto Carla Papini, del percorso codice rosa – deve essere un simbolo importante, perché dobbiamo andare avanti con forza e coraggio sempre maggiori, rendendo sempre più stretta la nostra rete di contrasto alla violenza. Ringrazio tutti i presenti perché è un segnale importante quello che stiamo dando oggi nella Cittadella della Salute Campo di Marte”.
Particolarmente toccanti il momento della scopertura della panchina e della targa (Ricordando Vania e le vittime di femminicidio) e quello del completamento della verniciatura rossa. A seguire anche la foto di gruppo delle colleghe e dei colleghi di Vania (infermieri ed Oss) insieme anche alla dirigente infermieristica dell’ambito territoriale di Lucca Luciana Traballoni.

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