Finta eredità, la truffa di Natale arriva via mail

Eredità milionaria, ma è solo una vecchia truffa. Nell’era digitale anche in truffatori agiscono spesso in rete, senza soluzioni di continuità. Agiscono così perche sfruttano la legge dei grandi numeri e le statistiche, ecco quindi che capita spesso di trovare tra le proprie mail ricevute anche delle vere e proprie trappole, ami ai quali abboccare.

La polizia postale di continuo dirama allarmi che diffida gli utenti dal fornire dati personali a gente sconosciuta che ci contatta tramite mail. Ma i signori della truffa sanno bene che se i numeri sono elevati prima o poi qualcuno ci casca inesorabilmente. Migliaia e migliaia di mali vengono inviate ogni giorno contenenti favolose opportunità o incredibili occasioni e l’ultima solo in ordine cronologico è la vecchia, ormai, truffa dell’eredità. Un fantomatico avvocato di un paese straniero ci invita a contattarlo perché un nostro parente è deceduto in un tragico incidente stradale con tutta la sua famiglia e la banca gli ha dato mandato di trovare il parente più prossimo per incassare il fondo milionario. Cifre da capogiro. Nell’ultima truffa ordita si parla di quasi 14 mln di euro e proprio noi siamo gli eredi di questa immensa fortuna. Poi se si ha la sventura e la stoltezza di mettersi in contatto con il fantomatico avvocato ci verrà richiesta una somma di denaro per sbrigare le pratiche o i nostri dati bancari per il bonifico. A quel punto se si cede alla tentazione le somme versate non saranno mai restituite e il nostro conto corrente svaligiato. Le eredità esistono ma non si viene certo contattati tramite mail. Ma tant’è. Qualcuno continua a cascare in queste trappole digitali infernali che fanno leva non solo sull’avidità e la stoltezza ma anche sullo stato di bisogno che riesce a volte a convincere le persone di qualunque cosa nella speranza inconfessabile e recondita che si tratti di realtà. La caccia ai truffatori continua ma non è facile rintracciarli. L’unico rimedio concreto resta quello della prevenzione. Insomma come ripetevano sempre i nostri nonni (saggi!) non accettare “mai caramelle dagli sconosciuti”.

Vincenzo Brunelli

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