Agente della municipale riconosce e fa denunciare ladra

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Al primo sguardo l’ha riconosciuta, dagli abiti che indossava anche quando era stata ripresa dalle telecamere di video sorveglianza il giorno in cui aveva commesso un furto. Poi, a guardare meglio anche il viso, in tutto e per tutto ricordava quello della ladra. È finita così nelle maglie della giustizia una donna di circa 45 anni, residente a San Concordio che questa mattina (24 gennaio) si è trovata a passare sul viale Luporini a Sant’Anna di Lucca proprio mentre transitava un agente della polizia municipale libero dal servizio e al quale giorni prima un amico aveva raccontato di essere stato derubato del portafogli.

La vicenda si era svolta il 12 gennaio scorso, quando un autista del Ctt si era recato a fare una ricarica del telefono al bar Il Gelatone a Sant’Anna, ovviamente completamente estraneo ai fatti. Dopo aver fatto la ricarica, aveva preso un caffè e mentre parlava con altri avventori, inavvertitamente, aveva appoggiato il portafogli, tirato fuori dalla tasca per pagare, sul bancone del bar. Un attimo dopo, però, il portafogli non c’era più: qualcuno lo aveva rubato.
I gestori del locale si erano subito messi a disposizione per aiutare il cliente a rintracciare il portafogli e avevano anche consultato le telecamere di videosorveglianza fornendo alla vittima del furto una copia del video in cui si vedeva la ladra che portava via il borsello. L’autista si era poi recato alla stazione dei carabinieri di San Concordio per fare denuncia e aveva successivamente mostrato il video in cui la donna era riconoscibile in volto a un amico, un agente della polizia municipale del comando di Lucca, Giordano Boni.
Proprio questa mattina Boni, libero dal servizio, mentre usciva dall’Inail a seguito di un infortunio sul lavoro, si è visto passare davanti la donna e, se pur con difficoltà visto il suo stato di infortunato, è riuscito a risalire a dove vive, nel quartiere di San Concordio. A quel punto Boni ha allertato la questura di Lucca, non potendo lui procedere al fermo di polizia non essendoci la flagranza di reato ed essendo libero dal servizio. In breve, una volante della questura lo ha raggiunto a San Concordio e da lì è stata contattata anche la vittima del furto che ha subito riconosciuto la donna come responsabile del furto, confermando l’ipotesi dell’agente della municipale che l’aveva riconosciuta.
A quel punto gli agenti della polizia di stato sono entrati in azione e hanno fermato la donna per farle alcune domande. Dopo i primi tentativi di negare, la 45enne ha ammesso le proprie responsabilità nella vicenda. L’intera storia si è conclusa quindi con la denuncia a piede libero della donna, la presunta ladra, grazie alla prontezza e all’attenzione dell’agente della polizia municipale Giordano Boni, che in un attimo l’ha riconosciuta.

Gabriele Mori

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