Migranti arrestati per spaccio alle Tagliate: chiuse indagini

Spacciavano droga utilizzando i locali della Croce Rossa dedicata all’accoglienza dei migranti, ad insaputa dell’associazione, e poi spacciavano nel piazzale e nei pressi del centro delle Tagliate. La Procura ora ha chiuso le indagini dopo i 3 arresti dello scorso mese di dicembre ed è pronta a chiederne il rinvio a giudizio. Prossima tappa giudiziaria quindi per i 4 stranieri indagati (i tre arrestati più il capo della banda attualmente irreperibile) sarà l’udienza davanti al gup del tribunale cittadino.

Per gli inquirenti lucchesi gestivano, lo spaccio al dettaglio della marijuana servendosi del centro di accoglienza per richiedenti asilo alle Tagliate, dove all’insaputa della Croce Rossa che lo gestisce, facevano nascondere lo stupefacente, all’interno di materassi o cuscini, per poi essere spacciato altrove, in città, oppure, se il cliente era uno straniero di colore, facendolo entrare nella struttura dopo averlo munito di badge. Passando inosservato e spacciandosi per migrante, aveva accesso alle tende dove si svolgeva, per l’accusa, la cessione. Con i cani antidroga e un grande dispiegamento di forze, gli agenti hanno passato al setaccio, a dicembre scorso, il campo e arrestato gli stranieri, eseguendo un’ordinanza del gip di Lucca: due degli arrestati sono residenti in provincia di Lucca e attualmente ospiti in due strutture della Valle del Serchio, uno a Macerata ma secondo il responsabile dei migranti della Croce Rossa “non erano ospiti fissi della struttura” e si erano trattenuti ieri sera dopo essere andati a visitare amici ed erano rimaste lì perché “troppo tardi per fare rientro alle rispettive dimore”. Il capo della banda che secondo gli inquirenti avrebbe gestito il giro, invece, sarebbe scappato in Germania e risulta ad oggi ancora irreperibile. L’iter giudiziario intanto prosegue.

Vincenzo Brunelli

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