Botte e cibo scaduto, chiesto processo per gestore casa famiglia

Per l’accusa in quella casa famiglia della lucchesia che ospitava anziani malati e non autosufficienti succedeva di tutto, dai maltrattamenti fino a veri e propri soprusi. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il gestore e proprietario della struttura. Un paio di anni fa con un blitz dei carabinieri la struttura era stata chiusa e gli anziani erano stati trasferiti altrove.

Poi la riapertura ma sotto condizione che non si ospitassero più anziani non autosufficienti, che necessitano di mezzi specifici che la struttura comunque non possedeva, in attesa dell’inchiesta che aveva avviato la magistratura cittadina. Ora gli inquirenti dopo aver concluso le indagini hanno richiesto il rinvio a giudizio per il legale rappresentante e titolare della onlus che gestiva la casa famiglia per anziani ipotizzando i reati di maltrattamenti aggravati ed esercizio abusivo della professione medica. Investigatori e inquirenti sono convinti di avere le prove di tutta una serie di maltrattamenti inflitti nel tempo agli anziani ospiti della struttura che sempre secondo l’accusa avrebbero ricevuto per mesi botte, vessazioni, in condizioni igienico sanitarie non adeguate, cibo scaduto o comunque di scarsa qualità; umiliando e aggredendo verbalmente di continuo gli anziani malati. Ipotesi gravissime di reati da cui l’indagato avrà modo di difendersi davanti al gup del tribunale cittadino il prossimo 15 aprile. Inoltre sempre secondo gli inquirenti agli anziani venivano somministrati farmaci senza autorizzazione e prescrizione medica, obbligatoria per alcune terapie farmacologiche. Circa dieci le parti offese, tra ex pazienti e parenti, che sono presenti all’interno del procedimento giudiziario in qualità di parti civili, tutelati dai rispettivi avvocati. L’inchiesta era stata avviata a seguito di alcune segnalazioni di familiari insospettiti dai racconti delle presunte vittime di reati tra i più aberranti e inquietanti. Ad aprile l’udienza davanti al gup per le decisioni del giudice sulle richiesta dell’accusa e per le repliche della difesa.

Vincenzo Brunelli

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