A Capannori l’addio al 15enne morto in scooter

Ucciso dal violento trauma cranico e toracico dopo lo schianto con lo scooter contro un palo dell’illuminazione pubblica in via del Casalino. Un trauma aggravato dalla frattura alla base del cranio, che potrebbe essere stata la prima causa della morte del 15enne Matteo Ferlenda. Così ha chiarito l’autopsia sul cadavere del giovane, dopo l’istanza di incidente probatorio da parte della famiglia, assistita dall’avvocato Gianluca Rossi. All’autopsia, svolta dal medico legale Stefano Pierotti ha assistito anche una consulente di parte, la dottoressa Ilaria Marradi.

L’autopsia ha permesso di avviare le procedue per la funzione funebre per Matteo. Il funerale si terrà domani (23 febbraio) alle 15 alla chiesa di Capannori.
Nel frattempo proseguono le indagini coordinate dal pubblico ministero Piero Capizzoto. Che hanno riguardato il motorino, il casco, che si è comunque sfilato senza ‘esplodere’ all’impatto, cosa che fa pensare che fosse quantomeno indossato male e tutti coloro che possono aver assistito alla tragedia, a partire dagli amici con cui aveva partecipato a una festa. L’avvocato della famiglia del giovane Matteo, comunque, sta vagliando la possibilità di chiedere una perizia tecnica sulla dinamica dell’incidente.
Intanto è solo il momento del cordoglio e del silenzio. E domani tutta Capannori si fermerà per rendere l’estremo saluto a Matteo, peraltro a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente.

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