Sottrae oltre 200mila euro dal conto di un anziano

Badante rinviata a giudizio per circonvenzione di incapace continuata e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento. Per gli inquirenti lucchesi la donna, 55enne di un Comune della Piana, per ben due anni avrebbe sottratto denaro dal conto corrente dell’anziano di cui era assistente personale e badante in un Comune della Garfagnana. Dal 2014 al 2016, la donna sarebbe riuscita ad entrare in possesso di circa 210mila euro, e ora il prossimo 20 settembre dovrà presentarsi in aula e difendersi dalle accuse che le vengono mosse dai giudici cittadini.

Per l’accusa, infatti, la donna, assunta regolarmente dai familiari dell’anziano signore, affetto anche da alcune gravi patologie, dopo essere divenuta una persona di assoluta fiducia prima si sarebbe fatta consegnare dalla vittima il bancomat e le carte di credito ei relativi codici per effettuare pagamenti e prelevare denaro e poi si sarebbe fatta consegnare anche i codici di accesso al servizio home banking relativo al conto corrente dell’anziano e 29 assegni, per un totale di circa 210mila euro.
A seguito di queste mancanze di denaro contante che era nella disponibilità dell’uomo i parenti si sarebbero accorti successivamente che era successo qualcosa. Dalle verifiche e indagini delle forze dell’ordine e degli inquirenti si è risaliti all’intera faccenda. Decine di prelievi, pagamenti, bonifici, assegni tutti riconducibili, per l’accusa, alla donna che ora è stata rinviata a giudizio. Il passo falso dell’imputata che ha dato il via all’inchiesta dei familiari, secondo gli inquirenti, è rappresentato dalla richiesta che la donna avrebbe fatto a un notaio per una procura speciale ad agire in nome e per conto dell’anziano signore, sostituendo la precedente intestata al figlio della vittima.
Il professionista a quel punto ha avvisato le forze dell’ordine che a loro volta hanno avvisato i familiari che, dopo le verifiche, hanno presentato denuncia e ora dalle indagini si è arrivati fino al rinvio a giudizio della donna che invece di badare all’anziano signore “badava” ai fatti suoi, secondo le ipotesi accusatorie. A settembre il processo.

Vincenzo Brunelli

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