Agente accusato di peculato, difesa: “Mancano verbali”

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In riferimento all’articolo pubblicato il 16 maggio scorso (Leggi), l’avvocato Cinzia Barbetti del Foro di Lucca a nome e per conto di Giordano Boni, intende chiarire e puntualizzare alcuni aspetti dell’indagine che hanno coinvolto l’agente della polizia municipale di Lucca. “Innanzitutto – spiega l’avvocato Barbetti – non corrisponde al vero che il procedimento penale a carico del mio assistito, oggetto dell’articolo, sia stato originato da una denuncia presentata dal proprietario delle banconote sottratte. In realtà parte dall’iniziativa del comando di polizia municipale di Lucca con una ‘comunicazione di notizia di reato’ depositata in procura circa 20 giorni dopo i fatti, contro ignoti. Infatti, manca inspiegabilmente sia il verbale di presa in consegna del portafogli, contenente il denaro che sarebbe stato sottratto, e persino il verbale di restituzione dello stesso al legittimo proprietario”.

“Il procedimento penale anzidetto – precisa ancora l’avvocato – non è chiamato a giugno avanti al tribunale lucchese, ma avanti al giudice per le udienza preliminare, autorità giudiziaria preposta a decidere, durante appunto l’udienza preliminare, sulla richiesta del pubblico ministero di rinvio a giudizio l’indagato, con la possibilità che in questa fase intervengano riti alternativi al giudizio ordinario. È appena il caso di sottolineare poi, a memoria della vostra testata giornalistica, che il signor Boni Giordano è lo stesso agente di polizia di Lucca che “notificava cartelle di Equitalia in servizio”, sospeso, come titolavate nell’articolo dell’8 marzo 2017, a firma di Roberto Salotti. In quest’ultimo articolo definivate il procedimento disciplinare e la citata sospensione dal servizio come una ‘punizione esemplare’, di cui ‘i contorni restano ancora da chiarire’. In detto pezzo giornalistico accennavate perciò a contrasti del signor Boni con l’ex comandante della polizia locale, Stefano Carmignani, come ripercussione delle ben più scottanti vicende accertate e interne al comando, proprio diretto dal Carmignani, poi processato nelle aule del Tribunale di Lucca. Ebbene, avverso il procedimento disciplinare accennato il signor Boni ha proposto ricorso avanti al giudice del lavoro, in attesa di definizione, mentre il procedimento penale attivato nei suoi confronti dall’ex comandante per i reati di truffa aggravata e peculato, è stato archiviato con provvedimento del gip di Lucca del 28 settembre 2017, proprio a seguito di richiesta di archiviazione avanzata dal pm, perché ‘non vi è prova alcuna’ dei reati e perché ‘sono stati addebitati comportamenti in sé non costituenti reato’. Il tutto a seguito di interrogatorio del signor Boni e prima della chiusura delle indagini preliminari. Il signor Boni, sempre a farVi memoria, è il meritorio protagonista del Vostro articolo del 24 gennaio scorso, a firma di Gabriele Mori, intitolato Agente della municipale riconosce e fa denunciare ladra di un portafoglio sottratto a un dipendente della Ctt, che il mio assistito, mentre era fuori servizio, ha riconosciuto, dopo averla vista da una videoregistrazione sul luogo del commesso delitto, ha pedinato e infine fatto arrestare dalle forze dell’ordine, recuperando la refurtiva, restituita al povero autista della Ctt”.

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