Farmaci anticoagulanti, tribunale dà ragione a Asl

Dopo il Tar della Toscana, la sentenza d’appello del Consiglio di stato ha dato ragione all’azienda Usl Toscana nord ovest in merito ad un ricorso di una ditta farmaceutica sull’utilizzo di farmaci anticoagulanti orali, con una pronuncia che costituisce uno dei primi precedenti in materia a livello regionale e nazionale. 

Si tratta del definitivo riconoscimento della “bontà di una nota aziendale in cui il direttore del dipartimento delle specialità mediche, Roberto Bigazzi – spiega l’Asl -, d’accordo con il direttore del dipartimento del farmaco, Giuseppe Taurino, aveva invitato i professionisti a prescrivere la molecola a più basso costo, a condizione della sua coerenza con le valutazioni terapeutiche maturate da parte dei singoli specialisti”. ll medico prescrittore è infatti chiamato a considerare, a parità di appropriatezza ed utilità clinica, la possibilità di utilizzare il farmaco che presenta il costo unitario minore. Questo consente di ottimizzare l’impiego di risorse finanziarie, senza che la scelta del farmaco ritenuto più idoneo alla cura del paziente possa risultare in alcun modo condizionata. Il fatto che la valutazione di equivalenza terapeutica competa esclusivamente all’Aifa, non impedisce, infatti, alla Regione ed all’Azienda sanitaria di adottare azioni di questo tipo. La direttiva aziendale è stata quindi ritenuta, anche dai giudici, pienamente rispettosa del punto di equilibrio tra la tutela delle prerogative del medico e dei diritti dei pazienti e le esigenze di corretta gestione della spesa pubblica sanitaria. L’azienda è stata assistita dall’avvocato Luca Cei, direttore aziendale degli affari legali, e dall’avvocato Neri Baldi di Firenze.

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