Falso, Cassazione annulla assoluzione Chiari e Picchi

L’ex assessore comunale di Lucca Marco Chiari e l’ex segretario generale del Comune di Lucca Tiziana Picchi dovranno subire un altro processo di secondo grado per il solo reato di falso. Così ha stabilito la suprema corte di cassazione che ha annullato l’assoluzione della corte d’appello fiorentina rinviando gli atti ad altra sezione per un nuovo giudizio di secondo grado.

La vicenda è quella dell’ex Safill, oggi Officina della latta che aveva visto Chiari condannato per falso in primo grado a due anni insieme all’ex segretaria generale del Comune di Lucca Tiziana Picchi. Contro quella sentenza del tribunale di Lucca, che lo aveva invece assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di corruzione, Chiari, assistito dall’avvocato Sandro Guerra aveva fatto ricorso, accolto dalla corte d’appello fiorentina che li aveva assolti entrambi da tutti i reati contestati. Per gli ermellini invece il processo per falso va rifatto. 
L’accusa di falso derivava dal fatto che l’accusa ritenne che Chiari fosse presente alla riunione di giunta che deliberò la vendita del parcheggio dell’area per 400mila euro alla Safill, sebbene nel verbale l’assessore risultasse assente. Ora la parola, da un punto di vista giudiziario, passa alla corte d’appello di Firenze.

Vincenzo Brunelli

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.